Gestire le presenze, assegnare i desk e mantenere la distanza di sicurezza è uno degli impegni per la ripartenza delle nostre aziende. Workhera è una soluzione integrata per la quale fabbricadigitale ha appena vinto l’Innovation Match di Eni “Superiamo l’Emergenza” in tema di sicurezza dei lavoratori, continuità operativa e distanziamento. La piattaforma collega in tempo reale i sistemi HR, del Facility manager e delle Operations, per gestire in modo veloce ed efficace le presenze, la disposizione delle scrivanie e la condivisione degli spazi comuni.
Prenotare per tempo una sala riunioni o assicurarsi un desk era già una priorità per le aziende che avevano introdotto lo Smart Working prima del Covid, con conseguente rivisitazione - e spesso riduzione - degli spazi lavorativi. A maggior ragione oggi accaparrarsi una sala riunioni, con le dovute precauzioni, o avere assegnata la propria scrivania è diventata una necessità per tutti i lavoratori soggetti al rientro graduale e distanziato in ufficio, nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid.
Le aziende sono infatti alle prese con la riorganizzazione degli spazi e delle presenze in funzione delle misure di sicurezza e, anche questa volta, le tecnologie digitali possono dare una mano per una gestione ordinata e ben organizzata del rientro e della ripartenza in ufficio.
Workhera è una soluzione software integrata, che fa comunicare in diretta le diverse divisioni aziendali impegnate nell’organizzazione del lavoro: HR, Facility manager, responsabile Operations, direttori di funzione, per quel che riguarda presenze, spazi e sicurezza in relazione alle attività operative e di business.
Il sistema prevede anche una serie di indicatori di performance (Kpi), che permettono la rimodulazione di spazi e presenze in tempi rapidi per una maggiore efficacia del rapporto sicurezza-produttività, grazie agli algoritmi sottostanti al sistema.
Scelta da Eni, Workhera è per tutti
Sul mercato da un paio d’anni, la piattaforma ha appena vinto la call di Eni “Superiamo l’Emergenza” per garantire la sicurezza dei lavoratori, la continuità operativa e il distanziamento. Così da metà settembre i suoi sviluppatori saranno impegnati nella sperimentazione delle sue funzionalità e applicazioni in una realtà complessa e globale come Eni. Ma il bisogno di pianificare spazi e presenze riguarda ormai tutte le dimensioni aziendali.
«Noi siamo softwaristi, un’ottantina, per primi dislocati in tre sedi diverse tra Casalmaggiore, in provincia di Cremona, Milano e Roma. E per primi abbiamo avuto la necessità, sia prima del Covid che a maggior ragione ora, di gestire e organizzare i flussi e le presenze nei nostri uffici. Credo che, da ora in poi, più o meno tutte le aziende di ogni dimensione dovranno abituarsi a gestire le presenze con una programmazione strutturata e adeguata», commenta Andrea Acquaroni, direttore marketing di Workhera.
La piattaforma è modulabile, estremamente flessibile per essere adattabile alle diverse esigenze aziendali, utilizzabile in modalità “as a service” (a consumo) e interfacciabile con i sistemi collaborativi già presenti in azienda, come Teams.
Non solo, ma è traducibile in un’app sullo smartphone dei dipendenti per avere a portata di mano ciò che serve ovunque ci si trovi in una logica di “employee journey”, come la registrazione contactless in entrata o la prenotazione di sale riunioni, desk e parcheggio aziendale anche da remoto. Workhera era già predisposta anche per gestire le registrazioni in entrata sia dei dipendenti sia dei visitatori in modalità contactless, in pratica un check-in in modalità self-service.
In più, ora ha introdotto la connessione alla piattaforma del termoscanner posto all’ingresso dell’azienda, dispositivo che solo in caso di temperatura superiore ai 37,5° fa partire degli alert con intervento di personale per gestire in sicurezza la criticità. Workhera può essere gestita anche come una sorta di App Immuni a livello aziendale che, pur nel rispetto della privacy, consente al medico del lavoro di monitorare i rischi aziendali legati al covid.
Il futuro? Assicurare il benessere anche a distanza
«Vediamo il futuro di Workhera come strumento per la gestione del benessere (well-being) del dipendente anche in Smart Working. Stiamo partendo da questionari volontari sull’ergonomia, sull’ambiente di lavoro riprodotto a casa e sullo stato psico-fisico nella nuova dimensione, ma niente esclude che si possa arrivare a un monitoraggio puntuale, tramite sensori, della qualità dell’aria, della luce, dell’audio e, in generale, della postazione di lavoro fuori dall’ufficio, nell’ottica di intervenire come azienda con investimenti mirati se, come si presume, il lavoro da casa sarà sempre più frequente e ricorrente», conclude Acquaroni.
La sua azienda, fabbricadigitale, intanto ha già deciso. Gli uffici saranno ridimensionati a presidi logistici e per riunioni in presenza strettamente necessarie. Per il resto del tempo, softwaristi prima pendolari con tempi e costi di trasferimento molto alti, potranno programmare comodamente da casa.