La tecnologia distribuita da Vega Italia è adatta ai settori industriali e alle aree di applicazione più disparati e, negli anni, è anche riuscita ad arrivare in luoghi esclusivi e incredibili. I sensori Vega sono infatti entrati a Maranello, al Centro Tecnico Federale di Coverciano e adesso anche al Teatro alla Scala di Milano. Sì, perché la filiale italiana della multinazionale tedesca Vega Grieshaber KG è tra le 124 imprese vincitrici del Premio Imprese e Lavoro 2023 istituito dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, la cui cerimonia si è tenuta il 15 ottobre 2023 proprio in uno dei teatri più famosi al mondo.
Avendo registrato un forte sviluppo negli ultimi 10-15 anni, accompagnato da più che un raddoppio del personale assunto e dal passaggio da un appartamentino di via Bordighera a Milano a una sede ad Assago che a breve raddoppierà i suoi spazi, Vega Italia ha dimostrato di possedere tutti i requisiti richiesti dal bando, vincendo di fatto il Premio.
Benessere, integrazione, sicurezza e sviluppo sociale per la crescita
“È difficile condensare in poche parole un percorso lungo ormai 36 anni. Tante persone e tanti fatti hanno segnato la nostra storia, quella di un’azienda che è cresciuta in modo organico, che ha pianificato investimenti di lungo respiro e che ha creduto e crede nel motto del nostro fondatore, ovvero che “il successo non è per caso”. Grande lavoro, grande dedizione e impegno sono gli ingredienti ineludibili oggi per crescere in un mercato competitivo, maturo, fortemente dinamico, sia dal punto di vista tecnologico che della clientela di riferimento”, commenta Luciano Tonelli, amministratore delegato di Vega Italia Srl.
In carica da circa 12 anni e con al seguito innumerevoli successi aziendali, l’Ing. Tonelli ha preso in mano le redini dell’attività con l’obiettivo di dare il proprio contributo a un percorso aziendale che non era nato con lui. “Mai avrei immaginato che l’azienda che ho conosciuto nel 2011, composta da 20 dipendenti con un fatturato di circa 8.8 M€, sarebbe cresciuta così tanto da raggiungere oggi 51 dipendenti e un fatturato atteso nel 2023 di oltre 24 M€”, continua Tonelli.
“Sono consapevole che tutto ciò è sicuramente merito di una serie di scelte giuste messe in campo, di un grande impegno personale profuso costantemente, ma anche e senza dubbio dalla fortuna di essere accompagnato in questo percorso da colleghi a cui non è mai mancato l’entusiasmo e la dedizione per il lavoro svolto e per il ruolo ricoperto. Senza dubbio ritengo che il successo non può che essere il risultato di un collettivo che opera in sintonia e sinergia. Guardandomi un po’ indietro mi sono reso conto che la crescita di Vega Italia Srl non ha riguardato solo il fatturato, ma è stata anche la crescita di una realtà aziendale che opera in una comunità, che ha portato valore e ricchezza al Comune in cui ha la sede, valore e benessere al suo personale, comprese le famiglie che a tale personale fanno riferimento”.
La sua dichiarazione si sposa perfettamente col pensiero esposto durante la premiazione da Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Dal prestigiosissimo palcoscenico ha infatti dichiarato che Impresa e Lavoro non è semplicemente un premio, ma il riconoscimento del valore di chi crea benessere ma anche integrazione, sicurezza e sviluppo sociale.
Un percorso fatto di sviluppo e investimenti
La manifestazione ha puntato i riflettori del celebre teatro, illuminato per la prima volta da Edison, anche sulla continuità dell’attività svolta da imprese e lavoratori sul territorio. Uno dei requisiti principali per vincere il premio era infatti l’avere svolto ininterrottamente la propria attività sul territorio dei Comuni della Città Metropolitana di Milano e delle province di Monza Brianza e di Lodi da almeno 25 anni. Vega Italia Srl di anni di attività ne ha compiuti 36 e ogni anno è stato importante a modo suo.
“Se proprio vogliamo identificare un momento, un periodo di svolta, questo coincide con i primi anni del decennio scorso, quando Vega decide di investire su un modello di vendita incentrato su una presenza capillare dei funzionari commerciali sul territorio di riferimento, poi su una struttura interna di supporto adeguata, su un team di post vendita a supporto dei clienti e su un ufficio marketing che ha promosso e orientato l’azione commerciale dei successivi anni sulle giuste vie e direzioni”, racconta Luciano Tonelli.
“Se invece vogliamo indicare una data precisa posso ricordare il 2016, anno in cui ci siamo trasferiti nella nostra nuova sede di Assago. Quell’anno è stato il terminale di un percorso di sviluppo iniziato qualche anno prima e che si è concretizzato in modo visibile in una nuova sede, un edificio singolo, con una sua identità e visibilità. Quell’anno è stato poi anche il punto iniziale di un altro percorso di crescita e di investimento, questa volta prima sull’organizzazione e sulla struttura operativa composta dalle persone, per poi terminare ancora nella decisione di ampliare l’edificio con un’espansione che terminerà probabilmente nel 2025 e che ci porterà a raddoppiare gli spazi a disposizione”, continua Tonelli.
Una cosa per lui è certa: nulla sarebbe bastato al successo conseguito senza gli sviluppi di prodotto realizzati dalla casa madre tedesca nel frattempo; ma questi sviluppi da soli non sarebbero a loro volta bastati se la struttura operativa non fosse cresciuta organicamente e coerentemente con lo spirito e l’obiettivo di divenire un riferimento ancora più forte nel mondo della strumentazione di misura industriale.
Competenze e qualità umane da premio
Impresa, valore e lavoro sono indubbiamente le parole chiave della manifestazione e rappresentano concetti ineludibili per la crescita e il mantenimento di un’azienda. Altrettanto indubbiamente, la cultura aziendale si definisce solida quando ascolta e valorizza il potenziale dei propri dipendenti.
“La gestione intesa come cura, motivazione e attenzione del personale è una delle attività più difficili e complesse del mio lavoro. Nel mio ruolo ho dovuto occuparmi del personale a tutto tondo: prima dalla selezione, poi della soddisfazione dei singoli per avere avuto un nuovo posto di lavoro che fosse in linea con le aspettative e infine della motivazione nel tempo per continuare”, dichiara l’AD di Vega Italia Srl.
“Ho sempre scelto persone più che tecnici o esperti della materia, convinto che le competenze si possono costruire, ma che le qualità umane devono essere innate. Ecco quindi l’attenzione nel scegliere colleghi che per carattere, natura, aspirazione amassero lavorare in team piuttosto che ricercare in modo prioritario e univoco una crescita personale. Con questi presupposti la strada non è mai stata in discesa, ma perlomeno è sempre iniziata con buoni auspici. Il risultato è che il turnover aziendale sul personale è molto basso: la soddisfazione di lavorare in Vega è quindi tangibile”.
L’attenzione al personale come risorsa fondamentale per il successo è una visione molto radicata in Vega, a cominciare proprio dalla casa madre che spinge e motiva costantemente il management delle varie filiali per creare un ambiente di lavoro confortevole, dove ognuno si senta libero di esprimersi e contribuire al meglio delle sue possibilità al successo di tutti. A tal proposito è in corso un progetto chiamato “Home of Values” finalizzato a costruire un ambiente di lavoro in cui valori come umanità, connettività, semplicità e curiosità siano i pilasti del quotidiano di Vega.
Sapare affrontare cambiamenti ed evoluzioni
Lo sviluppo di Vega Italia ha contribuito a diffondere nel settore industriale italiano la cultura dell'automazione e del controllo dei processi industriali, migliorandone l'affidabilità e l'efficienza, grazie alle soluzioni e ai servizi forniti di elevatissima tecnologia. Negli suoi 36 anni di attività ha visto cambiare ed evolvere molte cose, sapendole affrontare tutte a testa alta.
“L’automazione nel suo significato più ampio è stata il motore dell’innovazione nel mondo industriale dell’ultimo decennio. Nell’ambito in cui operiamo, abbiamo vissuto in pieno tutte le sue evoluzioni e innovazioni. Il tutto si è tradotto in strumenti di misura innovativi, più veloci, più piccoli, con integrate funzioni di misura e controllo evolute, quali la diagnostica per esempio. Questi nuovi strumenti sono stati anche accompagnati da un costo di produzione via via più contenuto, permettendo di allargare i campi applicativi a settori o a clienti più attenti al costo dei beni. Prodotti che cambiamo e mercati che si adeguano e cambiano anch’essi, in una dinamica e velocità impensabile solo 10 anni fa”, commenta Luciano Tonelli.
“In maniera un poco impropria tendo a paragonare quanto successo nell’ambito industriale con l’Industria 4.0 con quanto accaduto nella nostra società negli ultimi anni. L’Industria 4.0 è una industria che potremmo chiamare “social”, sempre interconnessa, sempre online, così come oggi sono le nuove generazioni. Nell’ambito dell’Industria 4.0, come nella nostra società, la comunicazione è più diretta, lineare, fuori da modelli e gerarchie costituite. Ecco quindi che accanto allo sviluppo dei prodotti è in corso lo sviluppo dei linguaggi comunicativi, dei protocolli di interscambio dati tra i sensori di campo e gli elaboratori dei dati. Nascono i prodotti IIoT, i cloud, i software di gestione dati, l’esigenza della sicurezza informatica. C’è materia per i prossimi decenni e chi opera oggi in questo ambito dovrà stare al passo con i tempi per cogliere tutte le opportunità”.