L'esoscheletro robotico X1, un progetto sperimentale portato avanti dalla Nasa, dal Florida Institute for Human and Machine Cognition e dagli ingegneri dell'Oceaneering Space Systems di Houston (Texas), che promette di aiutare gli astronauti a mantenersi in forma ma anche – un giorno – di far camminare chi oggi non può, come i paraplegici. L' armatura, dal peso di 25 chili, è in effetti un vero e proprio robot indossabile dotato di dieci giunture, di cui quattro motorizzate (ai fianchi e alle ginocchia) e sei passive, che consentono a chi la porta di voltarsi, fare un passo di lato e flettere i piedi. X1 ha due modalità di funzionamento: "aiutare" e "inibire". La prima serve a rinforzare le gambe e consente di ottenere più forza e resistenza al peso, mentre la seconda offre resistenza contro i movimenti e potrebbe essere usata dagli astronauti per fare esercizio fisico. La stessa agenzia spaziale statunitense sta infatti analizzando il potenziale di questa armatura, e potrebbe decidere di utilizzarla in missioni di lunga durata dove è fondamentale risparmiare peso e spazio fisico e mantenersi in forma in condizioni di microgravità.