Il mercato del falso vale, a livello nazionale, 6,9 miliardi di euro e sottrae 100mila posti di lavoro all'economia legale. L'emersione della contraffazione comporterebbe anche un aumento del gettito fiscale, tra imposte dirette (su impresa e lavoro) e indirette (Iva), pari a 1,7 miliardi di euro. Sono questi i dati più rilevanti emersi da una ricerca del Censis realizzata per il Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione Generale Lotta alla contraffazione-UIBM).
Proprio sulla scorta di questi preoccupanti dati, è stata aperta la 3a edizione della Settimana Nazionale Anticontraffazione, voluta dalla Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione - Ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero dello Sviluppo Economico. Le iniziative, che si protrarranno sino al 22 giugno, prevedono un percorso espositivo, tra fake e pezzi autentici, ideato dall'Associazione Museo del Vero e del Falso e da Confindustria Campania.
"La contraffazione è una piaga che danneggia l'economia locale e dell'intero Paese. L'impegno che noi imprese profondiamo nella ricerca di nuovi materiali, nell'innovazione delle forme, nei test e controlli di sicurezza per immettere sul mercato prodotti consoni e di qualità vengono vanificati perché nel lasso di un brevissimo periodo quei prodotti sono copiati con conseguente immissione sul mercato di falsi che depauperano il lavoro svolto da ricercatori, ingegneri, tecnici e manovali ogni giorno impegnati nelle nostre realtà per promuovere il Made in Italy. Cercare di far recuperare ai mercati legali almeno una parte dei 18 miliardi di euro sottratti dal mercato del falso sarebbe per il nostro Paese un importante elemento di riscatto e rilancio", ha ribadito il presidente di Confindustria Campania, Vito Grassi.
Lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico, in uno spot in circolazione in questi giorni, ricorda come i quasi sette miliardi spesi dagli italiani nell'acquisto di prodotti contraffatti hanno ricadute, oltre che sull'economia nazionale e sui posti di lavoro, anche sulla salute. Il tutto a vantaggio della criminalità.
Il video invita inoltre aziende e consumatori a consultare il sito della Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (DGLC-UIBM). Uno spazio che contiene una serie di informazioni utili alle aziende che vogliono proteggere la proprietà intellettuale. Stupisce, però, che nel sito manchino i più recenti rapporti annuali relativi all'attività svolta dall'Ente stesso. L'ultimo rapporto scaricabile risale infatti al 2012.