Una ricerca condotta da due istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna, l’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (ISMN-CNR) e l’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (ISOF-CNR), in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e con ETC, spin off del CNR e start up del Gruppo Saes, ha dimostrato che si può stimolare l’attività neuronale, manipolarla e “leggerla” tramite uno strumento biocompatibile denominato OCST, Organic Cell Stimulating and Sensing Transistor. Il dispositivo, costituito da un microchip organico trasparente sul quale vengono collocate le reti neuronali, è caratterizzato dalla capacità di stimolare e registrare segnali elettrici e, in prospettiva, di generare luce. Inoltre, in quanto biocompatibile, OCST riesce a restare a contatto per lungo tempo con i neuroni primari senza che questi vengano danneggiati, permettendo di comprenderne il funzionamento e di modularne l’attività con maggiore efficacia rispetto alle tecnologie esistenti.