Il MIT ha sviluppato un chip capace di catturare energia da molteplici fonti - luce, calore e vibrazione - per consentire a soluzioni di monitoraggio di funzionare senza bisogno di batterie. Un chip simile potrebbe essere usato in dispositivi biomedici, sensori ambientali dislocati in posti remoti e magari trovare spazio anche in altre applicazioni - pensiamo a dispositivi elettronici consumer, in un lontano futuro.
Il chip è frutto dell'impegno del professor Anantha Chandrakasan e dello studente Saurav Bandyopadhyay. A dispetto delle soluzioni finora realizzate, il lavoro dei due ha portato alla realizzazione di un chip capace di usare queste tre fonti di energia nello stesso momento, ottimizzandone l'erogazione. Si tratta di uno sviluppo importante, dato che le sorgenti in gioco sono intermittenti e imprevedibili. "L'energia viene estratta da una fonte all'interno del nostro chip in ogni istante, mentre quella delle altre fonti è immagazzinata in condensatori da cui può essere recuperata successivamente", hanno affermato gli studiosi.