Il Trofeo Smart Project di Omron, fresco della seconda edizione in formato digitale, dimostra ancora una volta che automazione fa rima con passione. «Nonostante la pandemia, il nostro evento rappresenta una certezza e una base per guardare al presente e al futuro con fiducia», ha dichiarato aprendo l'edizione 2021 il sales manager di Omron Italia Andrea Nespoli.
Realizzazione di un progetto di automazione industriale
Contemplato nel Protocollo d'Intesa con il Ministero dell’Istruzione, anche quest'anno il Trofeo Smart Project Omron ha coinvolto gli studenti del 4° e 5° anno delle scuole secondarie di secondo grado, coordinati da un docente: tutti si sono confrontati nella realizzazione di un progetto di automazione industriale grazie agli strumenti software che Omron mette a disposizione gratuitamente. L'attività di preparazione alla partecipazione al Trofeo rientra, inoltre, nei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento - PCTO, già Alternanza Scuola-Lavoro.
«Oggi gli studenti hanno il vantaggio competitivo di essere già digitali», ha spiegato Nespoli, «ma questa condizione va sfruttata con un approccio proattivo e mai passivo. È importante studiare, approfondire, così come sbagliare e imparare dagli errori».
Per un'azienda come Omron le competenze sono decisive, ma vanno inserite in un orizzonte più ampio. «Bisogna mettere insieme skills e valori umani, testa e cuore, per una combinazione che non può che risultare vincente in un contesto meritocratico».
Il Trofeo Smart Project crea un circolo virtuoso con il Miur, co-protagonista con Omron di una collaborazione che si rinnova continuamente. Coinvolti i dirigenti scolastici, importanti sponsor del concorso, i professori, in prima linea nella attività di laboratorio, e gli studenti stessi, che possono vivere attivamente un'esperienza didattica altamente formativa.
Accrescere le competenze
Con il Trofeo Smart Project, in particolare, Omron mira ad accrescere le competenze legate alla robotica, all'automazione e all'Industria 4.0. «Il nostro impegno, portato avanti con il Miur, sarà sempre più indirizzato a coinvolgere il mondo femminile nello studio delle discipline Stem», ha promesso Michele Di Benedetto, Project Manager Educational Activities di Omron. «Non dimentichiamo che l'Italia è un paese molto importante da un punto di vista manifatturiero. Di conseguenza, il contributo di tutti gli studenti, al di là del proprio genere, sarà decisivo per il progresso della nazione».
Unione costante di teoria e pratica
D'altra parte, il Trofeo Smart Project consente agli studenti di sviluppare capacità di leadership così come di lavoro in team, approfondire la conoscenza di nuove tecnologie e, come spesso avviene, delle aziende del proprio territorio, unendo costantemente teoria e pratica. «Fondamentalmente si impara a mettersi in gioco, facendo squadra con i propri compagni, collaborando e lavorando in modo diverso dal solito», ha sottolineato Di Benedetto.
Un'opportunità quanto mai preziosa in un periodo di didattica a distanza, dove gli studenti hanno sofferto per il distanziamento fisico con i compagni. Eppure, pur operando in un contesto complicato come l'attuale, i ragazzi che hanno partecipato al Trofeo Smart Project di quest'anno hanno rivelato maggiori abilità rispetto al passato. «Per certi aspetti siamo sorpresi per la qualità raggiunta e per l'impegno profuso», ha rimarcato il general manager di Omron Massimo Porta. «Anche la fluidità delle presentazioni ha raggiunto livelli ragguardevoli. Ciò rappresenta per noi uno stimolo a proseguire in questa direzione, anche alla luce di opportunità come il Next Geneneration EU che rappresenta un notevole investimento sugli studenti di oggi, ovvero gli imprenditori di domani su cui costruire il futuro della nazione».
Progetti vincenti e parametri
Nel loro insieme, i dieci progetti in gara per la finale hanno rivelato l'enorme sensibilità delle nuove generazione verso i temi della sostenibilità ambientale – dalla mobilità elettrica ai sistemi di riciclaggio del PET -, così come dell'impegno sociale, per esempio con idee per supportare, con l'ausilio dell'automazione, la disponibilità di dispositivi contro il covid. Altrettanto importante, in alcuni progetti, il rapporto con le esigenze delle aziende del territorio di riferimento, sia che si tratti di un singolo birrificio che della Motor Valley dell'Emilia-Romagna.
La giuria ha selezionato i progetti vincenti sulla base di tre parametri, individuati per definire la graduatoria finale: la loro spendibilità a fini didattici, il grado di complessità dal punto di vista della progettazione e non ultimo l'originalità.
Per quanto riguarda i progetti, nella classifica finale del Trofeo Smart Project Omron 2021, i primi tre posti hanno visto nell'ordine il vincitore “Pet Recycling System” degli studenti Andrea Martinelli e Matteo Martini dell'IIS Domenico Zaccagna, seguito da “Automatic 3D printing factory” degli studenti Giorgio Andrea e Giacomo Baresi dell'ITIS Castelli e il progetto “Autoigienizziamoci” degli studenti Andrea Cocchetti e Muhammad Merin, sempre dell'ITIS Castelli.
Il progetto “Next Generation Battery Production” presentato da Singh Harmanjot e Gabriele Pattarozzi dell'ITIS Fermi-Modena si è aggiudicato il premio speciale “Environmental Care”, a sottolinearne il valore “green”. A sua volta, il progetto “Campionatura Automatica per Test di Laboratorio”, presentato da Olivia Savigni e Simone Cavani dell'IIS Fermo-Corni, ha ricevuto il premio speciale “i-Automation”, dove “i” sta per integrazione, interazione e intelligenza in un orizzonte 4.0.
Classifica scuole
La classifica scuole ha visto primeggiare l'ITIS Castelli di Brescia, seguito nell'ordine dall'ITIS Fermi di Modena e dall'IIS Domenico Zaccagna di Avenza Carrara.
La classifica studenti, a sua volta, ha premiato, con una borsa di studio, sul gradino più alto del podio Giacomo Baresi, seguito da Harmanjot Singh e, terzo, Gabriele Pattarozzi.
Infine il “Premio eccellenza della comunicazione” è andato agli studenti Andrea Martinelli e Matteo Martini, per la loro presentazione del progetto “Pet Recycling System”.
Poco prima di chiudere i lavori, nemmeno il tempo di salutare, che Omron ha dichiarato di essere già proiettata alla prossima edizione, con l'augurio di ritrovarsi tutti fisicamente, tra dodici mesi circa, di nuovo insieme - studenti e professori -, proprio come avveniva prima del covid. «Di sicuro», ha concluso di Benedetto con una promessa, «nelle edizioni future lo studente diventerà sempre più protagoniste».
Massimiliano Luce