Nel 2025, la cybersecurity continuerà a evolversi per affrontare minacce sempre più sofisticate e critiche, in un panorama tecnologico dominato dalla complessità e dall’incertezza, tra tensioni geopolitiche, tecnologie emergenti, vulnerabilità delle supply chain e una criminalità informatica più agguerrita.
La diffusione dell’intelligenza artificiale (AI) rappresenta sicuramente una delle principali sfide. In particolare, i criminali informatici stanno sfruttando l'AI generativa per creare attacchi più sofisticati e su larga scala.
Secondo il World Economic Forum, il 47% delle organizzazioni ritiene che i progressi avversari alimentati dall'IA generativa rappresentino una preoccupazione primaria.
Un altro principale rischio di sicurezza informatica per le organizzazioni è dato dalla crescente complessità delle supply chain che mina il raggiungimento della cyber resilienza. Le principali preoccupazioni includono le vulnerabilità software introdotte da terze parti e la propagazione di attacchi informatici in tutto l'ecosistema.
Robot umanoidi e Quantum Computing, oltre l’AI
Secondo Cisco, oltre alle nuove minacce portate dall’AI, quali attacchi di tipo prompt injection, in cui input dannosi vengono camuffati da messaggi apparentemente legittimi e introdotti nei sistemi di intelligenza artificiale generativa, le organizzazioni dovranno monitorare anche gli avanzamenti nell’ambito del quantum computing in quanto metteranno in discussione i metodi tradizionali di crittografia.
Ma il 2025 sarà anche l’anno che, probabilmente, vedrà i primi robot umanoidi potenziati dall’AI a fare il loro ingresso nella forza lavoro.
Sarà necessario predisporre una connessione di rete adeguata e, allo stesso modo, sarà fondamentale garantire sicurezza non solo dei dati elaborati dai robot umanoidi (e dalle persone), ma anche dei robot stessi, proteggendoli da attacchi informatici e manipolazioni pericolose al loro software e ai loro comandi.
Cloud e cybersecurity: cambio di prospettiva delle organizzazioni industriali
Le aziende del settore industriale hanno storicamente mostrato una certa resistenza a connettere gli ambienti produttivi al cloud, soprattutto per timori legati alla sovranità dei dati e alla sicurezza.
Tuttavia, entro il 2025, Claroty prevede un cambiamento significativo: tali imprese, infatti, inizieranno a comprendere i vantaggi competitivi e operativi dell'adozione di soluzioni cloud, comprese quelle di cybersecurity basate sul cloud.
Le organizzazioni dovranno trovare modalità sicure per integrare ambienti OT con IT. Questo cambiamento, guidato da servizi cloud scalabili e innovativi, migliorerà sia le operazioni industriali sia la protezione contro le minacce informatiche.
Nel corso di quest’anno si assisterà anche a una maggior adozione della segmentazione di rete per ridurre i rischi informatici legati ai sistemi Cps.
La segmentazione di rete rappresenta, infatti, una soluzione cruciale per eliminare intere classi di rischi, offrendo una maggiore protezione per le infrastrutture critiche in ambiti come l'energia, i trasporti e le telecomunicazioni.