Con l’iperconvergenza di Nutanix e l’assistenza di R1 Group, Cifarelli è riuscito a costruire un’architettura scalabile e facile da gestire. Cifarelli produce macchine per l’agricoltura e il giardinaggio.
“Vendiamo attraverso una rete mondiale di distributori”, spiega Fabrizio Vettore, CDO di Cifarelli, “in oltre 80 Paesi di 5 continenti. Il 95% del nostro fatturato, circa 13 milioni di euro, arriva dall’estero”.
L’informatica è sempre stata uno dei pilastri della crescita aziendale. Fin dal lontano 1981 Cifarelli si è dotata delle migliori tecnologie digitali per supportare i propri dipendenti nel lavoro quotidiano.
Pionieri dell’open source
Dei 55 dipendenti attuali, circa 45 utilizzano l’infrastruttura IT per compiti che vanno dalla gestione del business fino al controllo dei processi di produzione. Il reparto IT è formato da quattro persone.
“La nostra infrastruttura al momento è totalmente on-premise perché la connettività della nostra zona non è mai stata sufficiente per consentirci di pensare al cloud", racconta Vettore. "In compenso abbiamo una forte propensione all’open-source, con i cui strumenti abbiamo sviluppato, negli anni, la nostra Intranet, che, insieme all’ERP, contiene e sostiene i servizi dell’azienda”.
Nel corso del 2019, a fronte di una continua crescita aziendale, l’infrastruttura IT tradizionale (un cluster con due nodi e storage) mostra chiari limiti in termini di scalabilità, avvicinandosi anche al fine vita. “Sviluppando le risorse IT al ritmo del 20% l’anno”, dice Vettore, “abbiamo iniziato a guardare con interesse le architetture iperconvergenti, più adatte ad aziende dinamiche come la nostra”.
La scelta di Nutanix
Dopo una prima fase di analisi delle alternative sul mercato, Cifarelli valuta una short list di due soluzioni: una open source e l’altra Nutanix. Quest’ultima si aggiudica il primo posto perché, al contrario della concorrente, supporta il change block tracking e il disaster recovery.
“Uno dei requisiti fondamentali”, dice Vettore, “è la continuità del business. Con i nostri ritmi 24x7 non possiamo permetterci fermi macchina. La soluzione Nutanix e il supporto 24x7 della multinazionale hanno contribuito molto alla nostra scelta”.
Alla fine del 2019 Cifarelli decide di acquistare tre nodi (macchine HPE), che poi diventeranno quattro alla fine del 2021.
“Grazie al supporto pre-vendita di R1 Group e all’attenzione che ci ha dedicato Nutanix”, dice Vettore, “siamo riusciti a partire con la nuova architettura poche settimane dopo aver fatto l’ordine, toccando con mano la capacità plug-and-play della soluzione iperconvergente. In poche ore dall’installazione, tutto era correttamente configurato e funzionante”.
Focus sui risultati
Attualmente Cifarelli utilizza i 4 nodi iperconvergenti per supportare circa 50 macchine virtuali, di cui circa 30 critiche per la produzione.
“Sebbene io abbia una certa esperienza”, racconta Vettore, “sono rimasto stupito delle prestazioni espresse dal sistema, nonostante la nostra sia un’infrastruttura ibrida, perché utilizza sia SSD sia dischi tradizionali. In particolare, è impressionante vedere la velocità del trasferimento dati”.
“Un'altra caratteristica che mi ha colpito è il bilanciamento automatico del carico”, aggiunge Vettore, “e più in generale la grande facilità di gestione di tutta l’infrastruttura, che può essere governata anche da personale non esperto attraverso una semplice interfaccia Web”.
La componente fondamentale per Cifarelli, però, è stata la capacità del software Nutanix di operare con tutti i sistemi operativi e con qualsiasi tipo di hardware. Una caratteristica che consente di abbattere il Total Cost of Ownership (TCO).
“Prestazioni e stabilità, infine”, dice Vettore, “sono aumentate, con in più la garanzia di avere l’assistenza Nutanix sempre al nostro fianco. In due anni e mezzo abbiamo azzerato i colli di bottiglia e abbiamo avuto solo due ore di fermo macchina”.
Il prossimo passo è il cloud
“Fedeli alla nostra filosofia”, conclude Vettore, “continuiamo a innovare e a crescere. Ora, ad esempio, stiamo aprendo una sede in Spagna. Anche per questo prevediamo di espandere il cluster, di potenziare ulteriormente la connettività nella nostra sede (all’interno operiamo a 10 Gbps mentre con l’esterno ora siamo connessi a 60 Mbps ma puntiamo ad arrivare presto al Gigabit) e nel medio periodo di aprirci al cloud, un passo importante che con Nutanix non abbiamo paura di affrontare”.