Per raggiungere gli obiettivi europei al 2030 non si può fare a meno della tecnologia e della digitalizzazione. E così Sorgenia, greentech energy company nata nel 1999 con l’avvento del mercato libero dell’energia, ha scelto la piattaforma software Apm di GE Digital per realizzare il digital tiwn del suo impianto a ciclo combinato a gas naturale (Ccgt) di Modugno (Ba).
Grazie a tecnologie quali intelligenza artificiale e machine learning e a modelli di diagnostica consolidati di GE, attraverso il gemello digitale dell’impianto è possibile un monitoraggio delle prestazioni dell’impianto ancora più accurato con la possibilità di fare manutenzione predittiva.
Il ruolo degli impianti Ccgt nella transizione energetica
L’impianto di Modugno, insieme agli altri tre di Sorgenia, riveste un ruolo centrale nella transizione energetica del Paese, favorendo lo sviluppo delle rinnovabili di cui è supporto indispensabile.
Queste centrali, infatti, entrano in funzione rapidamente quando le rinnovabili non riescono a coprire il fabbisogno energetico così da garantire stabilità al sistema elettrico nazionale.
“Il software installato incide sull’affidabilità all’avviamento dell’impianto, assicurando che non si va incontro a failure o fermi impianto, con benefici per l’utente finale e per la stabilita della rete elettrica”, ha spiegato Claudio Moscardini, direttore Generazione ed Energy management di Sorgenia durante la presentazione della nuova piattaforma presso la centrale di Modugno.
Con la tecnologia Apm, l’approccio diventa predittivo
Il sistema Apm consente di passare da un approccio preventivo a uno predittivo, anticipando potenziali malfunzionamenti dell’impianto così da renderlo sempre più efficiente.
Come detto, Apm funziona attraverso digital twin. “È stata creata una replica identica dell’impianto e di tutti i sui asset, sviluppata utilizzando non solo intelligenza artificiale e machine learning, ma anche tanto know how industriale di GE”, ha precisato Antonio Testoni, regional sales leader di GE Digital, presente all'evento.
“La conoscenza di come funziona una turbina a gas, le temperature di fiamma, piuttosto che i parametri critici di questi asset ci permetteno di ottenere indici accurati, che manteniamo aggiornati grazie a tecniche in funzione dell’andamento dell’impianto reale”.
Con questo software Sorgenia riesce a confrontare il funzionamento dell'impianto con i dati storici, individuando eventuali scostamenti, che sono indice di rischi o potenziali malfunzionamenti, intervenendo con azioni prima che si raggiunga la soglia di allarme.
In tal modo la centrale funziona sempre al massimo delle proprie potenzialità e i rischi di interruzione del servizio sono quasi azzerati.
L’impianto di Modugno nasce green
La presentazione del software Apm è stata anche l'occasione per visitare la centrale, un impianto da 810 Mwatt nominali, che coprono il fabbisogno di circa 300mila famiglie, oltre il 10% del consumo della Puglia e lo 0,5% di quello nazionale.
Fin dalla sua costruzione è stata posta attenzione all’impatto ambientale e del territorio. “Tra le peculiarità di questa centrale, vi è un impatto ambientale contenuto”, ha precisato il capo centrale Fabio Forghieri.
“A causa di un particolare layout logistico della zona, i collegamenti con la rete elettrica nazionale sono stati interrati, con benefici anche sul fronte della sicurezza”.
L’altra caratteristica green è che l’impianto tratta solo acqua piovana o proveniente dallo scarico del depuratore municipale di Bari-Ovest e recupera tutta l’acqua utilizzata per il processo.
“La ripuliamo dai solidi e dai minerali e l’unico scarto è lo sporco solido, quindi il nostro impatto sul consumo dell’acqua è bassissimo”, ha ribadito Forghieri.
"I prossimi anni - ha aggiunto Moscardini - sono cruciali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione ed è indispensabile che impianti come questo esprimano il massimo del proprio potenziale per accompagnare il Paese nel percorso della transizione energetica".
L’obiettivo futuro è trasformare questo impianto in una factory multienergetica, realizzando un impianto fotovoltaico sulle superfici utilizzabili della centrale e installando delle batterie per l’accumulo.