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Transizione digitale ed ecologica: il Bando SI4.0 per lo sviluppo di soluzioni innovative

Per sostenere lo sviluppo di tecnologie digitali 4.0, in un’ottica di doppia transizione digitale ed ecologica, con il Bando SI4.0 (Soluzioni Innovative 4.0) la Regione Lombardia stanzia 4,125 milioni destinati alle micro e piccole imprese

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Marianna Capasso

Torna il Bando SI4.0, Soluzioni Innovative 4.0, sulla scia dell’edizione 2022 e di quella 2023. Sportelli nuovamente aperti per richiedere l’agevolazione destinata alle mpmi lombarde. In considerazione delle risorse disposte dal MIMIT, per il triennio 2023/2025, le Camere di Commercio italiane approntano i nuovi contributi.

In forza del proprio ruolo strategico, nel supporto alla digitalizzazione delle imprese, le CCIAA lombarde finanzieranno i progetti per la doppia transizione digitale ed ecologica. Lo fanno attraverso una misura che copre il 50% delle spese per lo sviluppo di tecnologie digitali 4.0.

C’è tempo fino al 20 settembre 2024 per presentare la domanda di ammissione. Considerando che la procedura per l’assegnazione delle risorse è valutativa a graduatoria, non importa arrivare cronologicamente primi.

È piuttosto rilevante presentare un progetto meritevole, per ricevere un punteggio elevato. Vediamo come.

Obiettivi e risorse del Bando SI4.0

Le Twin Transition (digital e green) assumono un ruolo fondamentale oggi più che mai, alla luce del Piano Transizione 5.0. Appaiono vitali, per le imprese, nel percorso di rafforzamento degli asset dell’innovazione e della sostenibilità. Da questa esigenza, le Camere di Commercio della Lombardia promuovono lo sviluppo di soluzioni, prodotti e servizi innovativi focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali. Si punta ad una completa attuazione della strategia definita nel Piano Nazionale Transizione 5.0.

Si rendono però necessari servizi di formazione, assistenza, orientamento e sostegno diretto agli investimenti. Servono quindi risorse per lo sviluppo degli ecosistemi dell’innovazione digitale e green. Per rafforzare la capacità di collaborazione tra le micro e piccole imprese. Ma anche per favorire l’interazione tra queste e i soggetti altamente qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie 4.0.

La promozione di un’economia inclusiva e sostenibile, attraverso la trasformazione digitale ed ecologica, ha un costo. E per l’edizione 2024 la Regione Lombardia mette a disposizione 4,125 milioni, a carico di specifiche CCIAA, con diversi stanziamenti (Bergamo 325mila euro, Brescia 300mila, Milano Monza Brianza Lodi 3,5 milioni), e la gestione di Unioncamere.

Bando Soluzioni Innovative 4.0: i beneficiari del contributo

Le agevolazioni sono destinate alla micro e piccole imprese lombarde, secondo la definizione normativa UE), con sede operativa in una delle quattro CCIAA individuate dal Bando. Le mpmi dovranno essere in possesso di specifici requisiti, tra cui l’assenza di procedure concorsuali o status societari particolari (fallimento, liquidazione et similia).

Nel caso di soggetti giuridici collegati, controllati o con assetti societari coincidenti (quindi più imprese con i medesimi soci) è ammessa la presentazione di una sola domanda. Verrà infatti valutata solo l’ultima presentata, mentre le altre saranno giudicate come irricevibili. Non dovranno sussistere cause di divieto, decadenza o sospensione per rappresentati, amministratori e soci. La mpmi, poi, non dovrà aver ricevuto altri aiuti pubblici per le medesime spese agevolate.

Le cumulabilità consentite

È invece consentito il cumulo con le “misure generali”, come credito d’imposta e patent box, ad esempio. Non con la Nuova Sabatini, però. Non dovranno risultare forniture in essere con la Camera di commercio di pertinenza. Andrà infine verificata la regolarità dei pagamenti per i diritti camerali e per i contributi previdenziali e assistenziali.

Il requisito dimensionale è richiesto al momento della presentazione della domanda, mentre i restanti devono essere posseduti fino all’erogazione del contributo.

Bando SI4.0: quali sono gli interventi agevolabili?

Sarà possibile richiedere il contributo a fondo perduto qualora si presenti un valido progetto di sviluppo, caratterizzato da tre fasi: sperimentazione, prototipazione e messa sul mercato. Il progetto dovrà riguardare soluzioni, applicazioni, prodotti o servizi innovativi 4.0, prontamente “cantierabili”. E, soprattutto, dovrà essere evidenziato il potenziale interesse di mercato. Ogni azienda beneficiaria, poi, dovrà dimostrare di avere competenze nello sviluppo di tecnologie digitali.

Verrà posta particolare attenzione anche ai progetti che apportino effetti positivi in termini di ecosostenibilità, nell’ottica della doppia transizione, digitale ed ecologica. Allo stesso modo, saranno favoriti i progetti in grado di migliorare lo scenario in ambito di cybersecurity, che offrano business continuity nelle aziende o che utilizzino tecniche di Intelligenza Artificiale.

In ogni caso, i progetti dovranno riguardare almeno una delle tecnologie di innovazione digitale 4.0 (Elenco 1, punto B2 del Bando), tra cui robotica avanzata e collaborativa, manifattura additiva, cybersecurity, blockchain, IA et similia. Qualora l’impresa utilizzi anche una o più delle tecnologie propedeutiche o complementari, indicate nell’Elenco 2 (tra cui sistemi fintech, EDI, electronic data interchange; geolocalizzazione e altre ancora), potrà ricevere un punteggio aggiuntivo.

Investimenti, formazione e consulenza: le spese ammissibili del Bando SI4.0

Il contributo coprirà il 50% dei costi ammissibili, a fronte di un investimento minimo (ovvero la sommatoria dei costi) pari a 25mila euro. Non c’è un tetto massimo per l’investimento ma, in tutti i casi, l’agevolazione non supererà mai i 30mila euro a richiedente. Per le spese ammesse, si farà riferimento alle tecnologie 4.0 individuate dal Bando.

In particolare, sono agevolati i costi per:

  • investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto;
  • servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti.

E le spese per:

  • la tutela della proprietà industriale;
  • il personale dedicato al progetto (non oltre il 30% del totale);
  • la formazione;
  • la consulenza (con una serie di limiti).

Consulenza e formazione dovranno essere erogate da uno o più fornitori qualificati individuati dal Bando, sempre in relazione alle tecnologie de quibus. Si fa riferimento a DIH, EDI e EDIH. Ma anche ai Competence center, ai cluster tecnologici e gli incubatori certificati. Sono poi inseriti, tra i fornitori, anche i FABLAB) e i centri di trasferimento tecnologico su tematiche Transizione 4.0.

Non sono ammissibili beni usati, ma è permesso il leasing finanziario per le attrezzature tecnologiche, seppur con limitazioni. I progetti, indipendentemente dalla tipologia, andranno realizzati entro 12 mesi dalla data di concessione del contributo e le spese dovranno essere sostenute e quietanzate entro tale termine, senza possibili proroghe.

Termine ultimo (20 settembre) e modalità per presentare la domanda di ammissione

Lo sportello è stato aperto l'8 luglio 2024 e sarà possibile presentare domanda fino alle ore 12.00 del 20 settembre 2024. Solo ed esclusivamente in modalità telematica, attraverso l’apposito sportello. Attenzione: non si tratta di un click day, per cui l’ordine di presentazione non conta per la determinazione della graduatoria.

Il contributo, infatti, verrà concesso in base al punteggio, secondo una procedura valutativa a graduatoria che terrà conto di criteri qualitativi e premialità. Il soggetto gestore del Bando è Unioncamere Lombardia, che si avvarrà del supporto e coordinamento delle Camere di Commercio, per lo svolgimento dell’istruttoria e del controllo dei requisiti di ammissibilità. La valutazione si compone di una fase di verifica di ammissibilità formale e una fase di analisi tecnica.

L’erogazione sarà successiva alla rendicontazione delle spese, al netto di alcune ritenute. Va infine ricordato che le imprese beneficiarie saranno soggette a una serie di obblighi che, qualora non rispettati, potrebbero comportare la revoca (e la restituzione con interessi) del contributo ricevuto. Unioncamere, poi, si riserva il diritto di effettuare ispezioni, controlli e monitoraggio dei progetti.

Transizione digitale ed ecologica: il Bando SI4.0 per lo sviluppo di soluzioni innovative - Ultima modifica: 2024-08-20T10:12:00+02:00 da Marianna Capasso