La Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità per la trasformazione energetica delle imprese. Per aiutarle a orientarsi tra le tecnologie a disposizione, Anie Automazione ha realizzato una guida ad hoc: il Vademecum Transizione 5.0.
Questo nuovo strumento suggerisce come ridurre i consumi energetici grazie alle soluzioni hardware e software fornite dai soci dell’associazione.
A cosa serve il Vademecum Transizione 5.0
Le imprese associate ad Anie hanno avuto modo di fare una prima conoscenza con la guida in occasione del recente webinar “Transizione 5.0: un’opportunità per l’industria in Italia”.
Fin da subito il Vademecum ha fatto sfoggio della sua qualità migliore; ovvero, quello di rappresentare una guida pragmatica che permette di identificare in modo chiaro e preciso le componenti di riduzione dei consumi che si possono ottenere dalle diverse tecnologie digitali.
Il focus è la trasformazione energetica
Il Piano Transizione 5.0 si contraddistingue per un obiettivo prioritario. La sua cifra è la sostenibilità ambientale nel segno della riduzione dei consumi energetici. Un obiettivo raggiungibile attraverso l’utilizzo intelligente degli investimenti 4.0. “La vera sfida è cogliere questa opportunità sfruttando al meglio il tempo e i fondi disponibili”, sottolinea Andrea Bianchi, presidente di Anie Automazione.
Da questo punto di vista, il Vademecum rappresenta una sorta di check list per verificare se tutte le opportunità di riduzione del consumo energetico siano state considerate allo scopo di raggiungere gli obiettivi previsti per l’acceso alle aliquote di detrazione fiscale potenziate regolate dal Piano Transizione 5.0.
Il Vademecum analizza il processo produttivo
In questa direzione, il documento analizza le varie aree coinvolte nel processo produttivo. Ogni area tematica declina i possibili settori di intervento per il recupero di efficienza energetica; inoltre, ne descrive le peculiarità salienti identificando i driver di miglioramento resi possibili dalle tecnologie digitali.
A coordinare il gruppo di lavoro, che si è occupato di implementare la guida, ci ha pensato Fabio Massimo Marchetti, vicepresidente di Anie Automazione con delega alla digitalizzazione. Un gruppo di lavoro, ricordiamo, composto da importanti aziende dell’automazione industriale.
Due obiettivi, anzi tre
Proprio Marchetti ha illustrato i due obiettivi della guida. “Il primo è promuovere nelle aziende industriali, soprattutto le pmi, la consapevolezza che gli investimenti nell’area della digitalizzazione sono una leva per la crescita e per ottenere benefici anche in termini di efficienza e sostenibilità.”
“Il secondo – ha proseguito – è creare coscienza del fatto che digitalizzazione e sostenibilità sono percorsi convergenti, oramai ineludibili, per una maggiore competitività e resilienza del nostro sistema produttivo.”
In realtà c’è dell’altro, ha concluso Bianchi: la guida aiuta le imprese anche “a valorizzare in modo concreto gli investimenti già effettuati.”