Nel corso del Seminario sulla Visione Artificiale per l’Automotive e il Packaging al Museo Mille Miglia di Brescia, lo scorso 8 novembre, TKH Vision Italy ha confermato il suo ruolo di preferred solution provider per la visione artificiale sul territorio italiano.
La forza di questa realtà bresciana nasce da un’esperienza tecnologica maturata sul campo insieme alle sister company del Gruppo TKH Vision. Ma si basa anche sulle tecnologie avanzate proposte. E sulla capacità di intrecciare relazioni e stabilire collaborazioni mirate a soddisfare ogni esigenza applicativa specifica nei suoi mercati di riferimento.
Il valore dell’integrazione
“Siamo un Gruppo che riunisce 10 brand diversi nel segmento della visione artificiale. Fattura 250 milioni di euro all’anno e conta su 2.000 dipendenti”, ha dichiarato Robert Franz, CEO di TKH Vision Group, intervenuto durante lo speech di apertura della giornata al Museo Mille Miglia.
“Fondamentale per il Gruppo è, prima di tutto, continuare il percorso di innovazione tecnologica intrapreso anni fa. Per questo investiamo il 40% dei nostri ricavi nelle attività di R&D ogni anno. In secondo luogo, riunire le nostre migliori competenze e metterle al servizio del mercato in modo capillare sul territorio. Quello che facciamo con il team di TKH Vision Italy qui in Italia, ad esempio, è strategico per il Gruppo. Costituitosi due anni fa, quest’ottimo team guidato da Hector Almea ha stabilito da subito una solida relazione con le aziende manifatturiere. Mercato che per noi resta strategico e sul quale continueremo a investire”.
Il Gruppo TKH Vision è attivo sul mercato con un portfolio tecnologico ampio, che include software, hardware e sistemi integrati per la visione artificiale. E si avvale, in ogni country, di una rete di partner certificati.
“Il nostro obiettivo? Confermare il ruolo di partner tecnologico di riferimento per la machine vision a livello internazionale, potenziando costantemente l’offerta tecnologica. In modo che sia sempre più completa”, ha aggiunto Robert Franz. “E, allo stesso tempo, continuare a investire sui mercati locali, collaborando con i partner locali, attraverso iniziative come Channel Program, confermato già per il 2024”.
Il Gruppo crede molto anche nel valore dell’integrazione. “Abbiamo costituito il nuovo TKH Vision Solution Center, orientato all’ingegnerizzazione di soluzioni insieme ai nostri partner e ai nostri clienti”. Altrettanto fondamentali sono il forte focus applicativo costante sul cliente. Così come l’attenzione posta nell'efficientamento della supply chain, delle tempistiche di consegna e nella relazione con tutti gli interlocutori di filiera.
Cosa propone TKH Vision Italy alle aziende italiane
“In Italia, la realtà TKH Vision Italy è nata nel dicembre 2021 con un team di esperti di un mercato, quello della visione artificiale, che ha oggi grandi potenzialità”, ha esordito Hector Almea, Sales Director di TKH Vision Italy. “Siamo una realtà giovane - è vero - sul territorio nazionale. Ma contiamo su un team con un'esperienza decennale nel settore e abbiamo alle spalle tutte le competenze di 10 aziende fortemente focalizzate sulla machine vision”.
Chi ha bisogno di applicare la visione artificiale in linee, macchine o processi, da TKH Vision Italy non trova solo prodotti standard hardware e software. Trova una collaborazione sinergica nata dall’esperienza di oltre 20 anni dei 10 brand del Gruppo TKH Vision. Si affida a un’esperienza approfondita nelle applicazioni di visione artificiale. Beneficia di una consulenza in ogni fase del progetto. Collabora con un partner in grado di risolvere problematiche, identificando le migliori soluzioni. Ottiene un accesso diretto alla R&D di tutte le sister company del Gruppo, e ai rispettivi decision-maker.
“Siamo abituati, da sempre, ad ascoltare i clienti per rispondere alle loro esigenze. Per lo sviluppo di ogni progetto, tracciamo prima di tutto un percorso insieme a loro. Conduciamo uno studio di fattibilità ben preciso. Valutiamo così sin da subito le tecnologie hardware o i software necessari, oppure delle complete soluzioni integrate. Per questo ci definiamo veri e propri solution provider, partner di tecnologia!”, ha chiarito Hector Almea.
La visione artificiale si fa in team
TKH Vision Italy e le sister company non fanno tutto da soli. Stabiliscono su ogni country in cui operano partnership di secondo livello, strategiche per servire il mercato di riferimento e portare ai clienti di quel mercato una proposta di visione artificiale a 360°. Nel caso dell’Italia, all’evento del Museo Mille Miglia di Brescia sono intervenuti i partner Faber Vision, TM Solutions e Zebra Technologies.
“Con TKH Vision Italy stiamo conducendo numerose attività di sviluppo software e di integrazione avanzata di algoritmi di intelligenza artificiale nelle applicazioni di visione”, ha commentato durante l’evento Jelle Baudouin, Global Lead Oem Machine Vision Software di Zebra Technologies. “Abbiamo trovato in TKH Vision Italy il partner ideale per crescere insieme sullo sviluppo e sull’integrazione di AI e Deep Learning applicati alla visione artificiale”.
L’evoluzione tecnologica, dall'AI al Deep Learning
Nel corso del seminario sono state esplorate le tendenze tecnologiche della visione artificiale del Gruppo TKH Vision. Sono stati illustrati diversi casi applicativi di successo nei settori Automotive e Packaging industriale. Richard Grams, Sales Director EMEA di SVS-Vistek, ha richiamato l’attenzione della platea su alcune sfide applicative. "Dal 3D Printing al posizionamento di tappi su bottiglie di vetro, alla lettura di codici nel packaging, al controllo qualità display nell'automotive, quello che serve oggi è abbinare le altissime risoluzioni (fino a 150 Megapixel) alle altissime velocità (fino a 3.500 FPS e oltre). Questo è quello che consideriamo la nostra missione nella produzione di telecamere matriciali".
Durante la giornata è stata ripercorsa anche la più recente evoluzione della machine vision, dalla visione tradizionale a quella abbinata all’intelligenza artificiale. Sono state tracciate alcune delle principali opportunità che nascono dalla stretta integrazione tecnologica con i sistemi di processo.
“La visione artificiale classica utilizza algoritmi discreti per identificare forme specifiche. È una tecnologia robusta, matura e ideale per identificare oggetti facili da distinguere. La visione abbinata all’intelligenza artificiale utilizza modelli di Deep Learning. Ovvero utilizza reti neurali per riconoscere oggetti, difetti, grafica e altre forme altrimenti difficili da distinguere”, ha ricordato, ad esempio, Tim Miller, Product Management della sister company NET. “Le smart camera NET sono sistemi aperti, nel senso che si possono abbinare a software opensource e non solo. Con queste smart camera si possono esplorare senza problemi applicazioni con AI e reti neurali, su Linux o Windows”.
Machine vision su misura
Maximilian Klammer, Head of R&D di Chromasens, ha infine ribadito l’importanza della personalizzazione per ottenere applicazioni di machine vision di successo, lavorando a stretto contatto con gli OEM. “Un esempio su tutti è la calibrazione - con una precisione al micron - delle telecamere lineari”, ha detto Klammer. “E, in generale, quando pensiamo alla customizzazione spinta che caratterizza il Gruppo TKH Vision, non possiamo non citare il TKH Vision Solution Center. Il centro è nato proprio con questo obiettivo di accogliere il cliente, analizzare le applicazioni, individuare le criticità e personalizzare al massimo le soluzioni tecnologiche per risolverli”.
In conclusione, oggi, chi vuole realizzare applicazioni di visione artificiale che funzionino, deve ricordarsi che è fondamentale scegliere le tecnologie giuste, hardware e software. Ma per ottenere risultati efficaci e costanti nel tempo, è necessario che si rivolga a partner tecnologici come TKH Vision Italy, in grado di risolvere problemi e focalizzarsi sin dalle prime fasi di un progetto sulle esigenze reali del contesto applicativo.