Il calo conferma la discesa registrata negli ultimi anni, un periodo contraddistinto da una domanda che non permette all'industria italiana di esprimere per intero la propria capacità produttiva.
Un altro dato che emerge con chiarezza è la fragilità del mercato interno, il cui andamento ha influito e influirà sui successi dell'industria rappresentata da Acimall.
I 488 milioni di consumo apparente delle imprese 'made in Italy' che lavorano il legno e i suoi derivati (il 13,7 % in meno rispetto all'anno precedente) mettono in evidenza la stagnazione della domanda italiana.
L'importazione nel 2012 ha rappresentato il 26,6 % del consumo nazionale, orientato per lo più su soluzioni di fascia bassa, per lavorazioni a basso valore aggiunto.
Sostanzialmente stabile è l'andamento delle esportazioni: nel 2012 abbiamo venduto in tutto il mondo macchine per 1.231 milioni di euro, il 3,7 % in meno rispetto al 2011. La percentuale di macchine, utensili e impianti che viene venduta a clienti stranieri ha raggiunto nel 2012 il 78,3 % della produzione nazionale complessiva.