Verificare il corretto funzionamento e predisporre la taratura di un termometro industriale è una pratica molto onerosa: chi opera in un processo produttivo di grandi dimensioni lo sa bene. Si può arrivare ad avere centinaia di dispositivi in campo, ciascuno che richiede di essere tarato a intervalli regolari, magari anche una volta a settimana.
Il metodo di taratura tradizionale di un termometro oggi non è più l'unica scelta. Ci si può avvalere anche dell'innovativa taratura automatizzata. Come funzionano queste due tecniche e quali sono le novità introdotte dalla taratura automatizzata di Endress+Hauser?
La taratura tradizionale
Molte aziende hanno stabilito delle Procedure Operative Standard (SOP, Standard Operating Procedures) che prevedono, per i sensori di temperatura, la taratura a due o tre punti di misura. Questa pratica prevede:
- interruzione del processo produttivo
- smontaggio
- taratura
- re-installazione
- documentazione.
La taratura automatizzata
Il principale beneficio dell'automazione della taratura dei termometri è che permette di risparmiare tempo, delegando al sistema l'attuazione di alcuni processi che possono fare a meno dell'intervento umano:
- verifiche automatiche
- nessuna interruzione di processo
- misura di riferimento integrata
- taratura a un punto di misura.
E per la produzione dei documenti? Sappiamo quanto sia importante ottenere la corretta documentazione in riferimento alla temperatura o al ciclo termico a cui i prodotti sono stati sottoposti. Tali registrazioni, che sono obbligatorie nella trasformazione dei prodotti alimentari e nella produzione e stoccaggio farmaceutici, con la taratura automatizzata vengono prodotte in modo automatico e archiviate digitalmente, in modo da essere sempre disponibili per la stampa.
La proposta di Endress+Hauser per la taratura automatizzata
In conclusione, molte certificazioni e normative richiedono di tenere sotto controllo i dispositivi di misura che possono influenzare la qualità del prodotto finale. I sensori di temperatura sono fra questi: qualsiasi processo che prevede la trasformazione dei prodotti attraverso una variazione di temperatura implicherà l'utilizzo di un discreto numero di questi dispositivi.
Ciascuno di essi deve essere controllato periodicamente, per verificare che continui a mantenere la precisione richiesta. Il metodo tradizionale ha rappresentato il maggior progresso tecnico raggiungibile per ottenere curve di temperatura il più precise possibile.
Oggi però esiste un’alternativa migliore: iTHERM TrustSens di Endress+Hauser, che con la sua taratura automatizzata ha portato numerosi vantaggi alla pratica di calibrazione dei sensori di temperatura.