Start 4.0, il Competence Center con sede a Genova, riparte come ente attuatore dei nuovi fondi del PNRR. Conferma il proprio focus sui temi della sicurezza e sulla digitalizzazione di grandi infrastrutture. Attraverso corsi di formazione tecnica e manageriale declina i temi della sicurezza su quella delle persone (“Safety”), delle grandi infrastrutture (“Security”) e delle reti informatiche e digitali (“Cybersecurity”).
Inoltre, grazie a strumentazioni proprietarie di digital laser, rende possibile la costruzione del modello digitale di spazi e infrastrutture fisiche. In particolare lo fa nella logistica dei trasporti (porti, porzioni di porti, reti ferroviarie, viadotti, linee aeree, società di trasporto).
Grazie al servizio “Test before Invest”, le società possono provare le tecnologie prima di fare l’investimento. Possono poi essere seguite nell’implementazione del digital twin, dal primo passo con le tecnologie laser scanner al sistema digitale. Beneficiano di una rete di partner specializzati del Competence Center.
«Questa per noi è la fase di "recharge", con nuove risorse e target molto ambiziosi. Siamo determinati a raggiungere gli obiettivi chiesti dal Governo e dalla Commissione europea, attraverso il PNRR. Vogliamo far crescere la competitività delle imprese italiane», afferma Paola Girdinio, Presidente di Start 4.0.
Le tre finalità dei fondi Start 4.0
I fondi a disposizione di Start 4.0 per il prossimo triennio di attività, come ente attuatore del PNRR, sono 11,8 milioni di euro, così distribuiti:
- 2, 5 milioni di euro saranno destinati a investimenti per infrastrutture e potenziamento dei laboratori;
- 6 milioni di euro serviranno a co-finanziare progetti di innovazione delle imprese, con un bando verrà pubblicato a settembre, con scadenza 15 ottobre;
- 3,3 milioni di euro saranno invece destinati ad assorbire il costo dei servizi che saranno erogati alle imprese, in modo da poter offrire servizi a condizioni fortemente agevolate o in alcuni casi arrivare alla gratuità.
In particolare, da settembre Start 4.0 avrà una propria sede autonoma sempre nel distretto industriale della Val Polcevera e Sampierdarena, dopo tre anni e mezzo di ospitalità da parte del CNR, capofila del Competence Center stesso.
La nuova sede di Start 4.0 sarà distribuita su un intero piano di 600 mq nel grattacielo del World Trade Center di Genova Sampiedarena, con un ampio spazio dimostrativo delle proprie tecnologie da campo. Il Competence Center investirà anche nel potenziamento di queste strumentazioni laser scanner, con dispositivi di metrologia che renderanno possibili anche scansioni più di dettaglio. Questa specializzazione di Start 4.0 sta ricevendo sempre più l’attenzione del mondo delle costruzioni. Il comparto vede nelle tecnologie di digitalizzazione del fisico uno strumento efficace per la riqualificazione di aree ed edifici anche in termini energetici.
Tra i diversi servizi ci saranno la valutazione della maturità digitale, la formazione (in particolare Safety, Cybersecurity e Data Thinking), la consulenza per l’innovazione e la protezione della proprietà intellettuale, il Test before Invest di tecnologie avanzate, come laser scanner per la digitalizzazione del fisico e servizi integrati per i digital twin di immobili, industrie e infrastrutture.
Per le micro e piccole imprese, i servizi principali saranno scontati del 100% quindi gratuiti. Per le medie imprese ci saranno sconti dell’80-90% e per le grandi agevolazioni fino al 40% rispetto ai prezzi di mercato. I massimali degli sconti che adotterà Start 4.0 varieranno in base alle dimensioni aziendali e dalla tipologia del servizio.
Bando in arrivo a settembre 2023
Per quanto riguarda i progetti di innovazione e trasferimento tecnologico, il Competence Center metterà a disposizione 6 milioni di euro attraverso un bando che sarà pubblicato a settembre. I finanziamenti sosterranno i progetti di ricerca e sviluppo sperimentale a medio-alto TRL (Technology Readiness Level), proposti da startup, pmi innovative, medie e grandi imprese.
Un Comitato di esperti esterni valuterà i progetti che, se ammessi al co-finanziamento, potranno ricevere un importo massimo di 400mila euro. L’intensità del contributo, anche in questo caso, varierà a seconda del tipo di attività (ricerca industriale o sviluppo sperimentale) e della dimensione aziendale.