Esplorare tramite un veicolo marino robotizzato le profondità del mare sotto i ghiacciai per 20 km: è una delle nuove frontiere della robotica marina. Al progetto stanno lavorando gli esperti del Woods Hole Oceanographic Institution (Masachussetts, Usa). ‘‘Stiamo lavorando alla realizzazione di un robot sottomarino in grado di raggiungere quelle profondità per capire le dinamiche dei cambiamenti in atto nei ghiacciai. Contiamo di essere pronti tra due anni’’ spiega Dana Yoerger, guru della robotica marina, tra gli scopritori del relitto del Titanic nel 1985, che nel 2010 guidò lo studio degli effetti ambientali della marea nera nel golfo del Messico.