Oggi non c’è azienda, istituzione o privato che negli ultimi mesi non abbia guardato con attenzione al tema della sostenibilità.
Dallo stop agli incentivi da parte del Governo italiano alle nuove regolamentazioni europee, fino all’aumento dell’inflazione, gli ultimi 12 mesi hanno messo a dura prova il mercato della riqualificazione energetica, a livello nazionale e non solo.
Tuttavia, gli obiettivi di sostenibilità non sono mai stati tanto prioritari, ponendo aziende e privati dinanzi a importanti responsabilità in termini ambientali e sociali.
In un contesto economico e politico complesso, comprendere le dinamiche che guidano lo sviluppo di un mercato in rapida evoluzione come quello dell'efficientamento energetico e della riqualificazione energetica è fondamentale per sfruttarne appieno le opportunità e adottare approcci più consapevoli.
Per questo Termo, azienda italiana all’avanguardia nel settore della transizione energetica, ha identificato i cinque trend che caratterizzeranno il settore nel 2024.
Riqualificazione energetica: un mercato in continua evoluzione
Lo stop degli incentivi e bonus edilizi tramite cessione del credito e sconto in fattura, ha colpito profondamente il mercato della riqualificazione energetica, mettendo aziende e cittadini di fronte a sfide inaspettate e senza precedenti.
Se da un lato è necessario rispettare le direttive europee in materia di riduzione dell’impatto energetico (come imposto, ad esempio, dalla direttiva recentemente approvata sulle Case Green), dall’altro la revisione del sistema di incentivi ha determinato un brusco rallentamento degli investimenti nel settore.
Allo stesso tempo, il dibattito ha però favorito una maggiore consapevolezza sulle tematiche relative alla transizione energetica, aprendo la strada a un cambiamento ormai imprescindibile che vede aziende e privati impegnarsi per migliorare i consumi e adottare uno stile di vita più green e sostenibile.
Nei prossimi mesi, il settore della riqualificazione vedrà una doppia evoluzione: sul medio termine, con gli interventi agevolati dalle detrazioni fiscali tradizionali, e sul lungo periodo, con l’ingresso delle banche nel mercato Esg attraverso la promozione di Green Loans e Sustainability Green Loans.
Le banche saranno i nuovi abilitatori della transizione energetica
Oggi la sostenibilità è diventata un vero e proprio trend e le banche non fanno eccezione, tanto da vivere un’importante svolta green con l’affermarsi della cosiddetta finanza sostenibile, basata sui fattori Esg (ambientali, sociali e di governance) e per la necessità di implementare i Gar (Green Asset Ratio)
Grazie a finanziamenti quali green bond, green loans e sustainibility linked loans, gli istituti bancari stanno iniziando a supportare privati e/o aziende nei loro progetti green, diventando veri e propri abilitatori di sostenibilità.
Nel 2024, le banche svolgeranno dunque un ruolo chiave nel processo di transizione energetica, nell’ambito del quale sarà per loro strategico poter contare sul supporto di operatori specializzati per finalizzare la complessa gestione dei progetti sostenibili.
Inoltre, sarà al contempo necessario mettere a punto rigorosi processi di controllo per evitare il rischio di greenwashing da parte dei soggetti che accedono ai finanziamenti.
L’efficientamento energetico passerà prima dalle aziende
In un mercato in cui la Legge di Bilancio lascerà poco spazio per gli incentivi alla riqualificazione energetica residenziale, la transizione passerà innanzitutto dai contesti aziendali.
Nei prossimi 12 mesi, infatti, in assenza di bonus specifici ci si aspetta una drastica riduzione degli investimenti da parte dei privati, che nella maggior parte dei casi non avranno la disponibilità economica per affrontare importanti interventi di riqualificazione.
Se dare la possibilità di accedere alle nuove energie green a una fascia più ampia di popolazione rimane appannaggio del Governo, nel 2024 le opportunità di mercato si sposteranno invece sul comparto B2B.
La cultura della sostenibilità è infatti ormai consolidata, ma saranno le aziende a metterla in atto per prime, anche tramite politiche di Economia Circolare, a fronte di benefici concreti in termini di finanziamenti e impatto ambientale.
Smart building, per monitorare i consumi e ottimizzare i costi
Il concetto di smart building, diffuso da diversi anni, prevede un impiego sempre più ampio di applicazioni intelligenti che permettono di gestire gli edifici in maniera automatizzata.
Nel 2024, però, complice l’attuale situazione macroeconomica, verrà posta una maggiore attenzione all’utilizzo di dispositivi smart dedicati in particolare al monitoraggio granulare dei consumi.
Strutture, sistemi, servizi e gestione sono i quattro elementi da ottimizzare per usufruire di edifici davvero efficienti: per questo diventerà importante avere il controllo dei consumi di ogni singolo punto di accesso, così da prendere decisioni davvero informate che consentano di migliorare in ultima analisi i costi.
Focalizzazione: la parola d’ordine per affrontare il mercato della sostenibilità
Le complessità che hanno caratterizzato il mercato della riqualificazione energetica nel 2023 hanno messo in evidenza una volatilità che le aziende che operano nel settore devono imparare ad affrontare.
Nel 2024, la chiave per saper sfruttare appieno le opportunità della sostenibilità sarà la focalizzazione del business, offrendo prodotti e servizi all’avanguardia e sviluppati per rispondere alle esigenze differenti dei soggetti coinvolti dal processo di riqualificazione (dalle banche alle aziende, fino ai privati).
Se anticipare cambiamenti repentini come quelli avvenuti negli scorsi 12 mesi in tema di Superbonus può essere difficile, saper identificare i principali trend di mercato è il primo passo per restare competitivi e contribuire attivamente alla riqualificazione energetica del Paese.