La filiale italiana di Sick festeggia i 25 anni di attività, in concomitanza con i 75 anni della casa madre.
Sick Italia si trova all’apice di un percorso rinnovato solo tre anni fa con il riassetto di gruppo. Da allora la guida della filiale è affidata a Massimo Azzerri e Costantino Ghigliotti.
“Abbiamo raggiunto i 100 milioni di euro di fatturato che ci eravamo prefissati e continueremo a guardare alle sfide del futuro. Sempre con la massima attenzione alla sensibilità ambientale e alla sostenibilità”, dichiarano i due manager.
Per esempio, in qualità di inventore di sensori per il controllo delle emissioni, Sick si mostra estremamente allineata al tema della sostenibilità ambientale. “In realtà, quella di Sick per l’ambiente è una sensibilità innata”, puntualizza Ghigliotti.
Crescere anche durante la pandemia
La sede italiana conta 130 collaboratori. “Non saremmo arrivati dove siamo, se non avessimo potuto far tesoro delle azioni messe in atto a livello formativo, organizzativo e di mindset aziendale”, proseguono Azzerri e Ghigliotti.
Un percorso di crescita che ha consentito di affrontare con successo anche il periodo pandemico. “Se oggi guardiamo alla nuova normalità con uno sguardo di sfida, è perché abbiamo lavorato anche su noi stessi, non ultimo con la certificazione ISO 9001, e rinnovandoci dal profondo”.
La pandemia ha persino offerto qualche nuova opportunità di business. “L’emergenza ci ha per esempio consentito di triplicare il numero di clienti che acquistavano Sick attraverso e-commerce”, aggiunge Ghigliotti.
Azzerri e Ghigliotti, di fatto, hanno traghettato Sick verso nuovi business, “dalla semplice vendita di componenti alla proposta di soluzioni e al project management”.
Un'azienda "sensore" del mercato
Proiettando lo sguardo al futuro, la missione di Sick è chiara. “Dovremo essere sempre più dei ‘sensori’ sul mercato, per intercettare le vere esigenze dei clienti”, conclude Azzerri.
Competenze, organizzazione e stabilità finanziaria continueranno a rappresentare la solida base dell’azienda.