Una delle criticità maggiori nel settore petrolifero è l’usura dei materiali, causata dall’azione particolarmente aggressiva di oli e sostanze chimiche. La soluzione arriva dall'industria alimentare e si chiama FEP.
Il merito è dello stabilimento Argos di Minerbio, che ha consolidato l’uso del rivestimento FEP all’interno del settore oil & gas, con un’applicazione inedita anche a componenti di piattaforme marine.
"È vero che per sua natura è particolarmente adatto all’utilizzo nell’industria alimentare, ma questo non ci ha impedito di proporlo, con successo, come soluzione capace di arginare l’usura di alcune componenti dell’industria marina”, commenta Luca Garone, Manager Director della BU Polimeri del Gruppo Argos ST.
Un'applicazione inedita per l'industria marina
Il FEP è particolarmente adatto nell'industria alimentare. Qui è utilizzato come rivestimento antiaderente di apparecchiature e impianti come contenitori, rulli, impastatori, coclee, teglie da forno e tramogge.
Argos ST ha sperimentato l'utilizzo del FEP anche nell’ambito dell’industria marina. Qui è stato adottato come trattamento anticorrosivo, capace di evitare la formazione di ruggine e, quindi, l’ossidazione di grandi viti di piattaforme marine.
In questo caso, durante l’applicazione, si è resa necessaria un’accortezza particolare in corrispondenza del filetto delle viti, per assicurare un rivestimento performante, tutelando la funzionalità del componente.
Il Fep, la soluzione per problematiche di usura
Il FEP è un fluoropolimero che, come i polimeri PTFE e PFA, permette di migliorare le proprietà di antiaderenza, scorrevolezza e resistenza chimica del materiale di base.
Nel rivestimento in FEP film, il materiale è applicato successivamente a un pre-trattamento meccanico-chimico, cui segue l’addensamento nel processo di sinterizzazione. I rivestimenti di tipo FEP film garantiscono un’alta resistenza al calore, il che ne consente l’applicazione anche con temperature di 200°C continui.
Rispetto a PTFE e Teflon, il rivestimento FEP è più trasparente e resistente alla luce solare; inoltre, è un termoplastico, ciò vuol dire che può fondere durante la cottura e generare un rivestimento caratterizzato da una superficie non porosa.