L'acronimo Mes (Manufacturing Execution System) è ormai entrato a far parte del linguaggio dell'automazione, ma tutto il mondo industriale, soprattutto in una fase di crisi in cui ogni singola scelta deve essere compiuta in tempi particolarmente rapidi e riducendo al minimo il margine di rischio, sta cercando di comprendere come sfruttare uno strumento tanto potente quanto difficile da comprendere sino in fondo. Gli ostacoli all'implementazione di simili sistemi, soprattutto nel tessuto produttivo italiano, sono ancora numerosi e, spesso, acuiti da una visione solo parziale delle caratteristiche di simili sistemi, sempre più adottati dalle aziende con le migliori performance a livello internazionale. Per tale ragione è interessante riflettere sui risultati di un'indagine proposta da Mesa International (Manufacturing Execution System Association), l'associazione che, dal 1992, riunisce gli sviluppatori e i venditori di software Mes e di prodotti e servizi relativi.
Non perdiamo tempo
L'inchiesta ha coinvolto aziende operanti in settori differenti e dalle dimensioni più svariate. Secondo i manager intervistati i vantaggi principali riguardano la riduzione del tempo di attraversamento della produzione. In base a quanto afferma il 60% degli intervistati, infatti, la riduzione è valutabile in circa il 45% rispetto ai risultati ottenuti con i metodi tradizionali. Si tratta di un valore particolarmente significativo, soprattutto se consideriamo come, in molti processi, siano proprio le perdite di tempo ad incidere maggiormente sui costi di produzione. I tempi morti, ovvero quelli necessari per movimentare le materie da un punto all'altro di lavorazione, così come le attese indotte dall'imprevista mancanza di un componente, portano all'occupazione della linea produttiva, ma senza nessuna produttività, incidendo così negativamente sull'efficienza di un'azienda. L'impatto di una simile situazione, in particolare, diventa ancor più gravoso nei casi in cui vengono trattati beni deperibili o prodotti che devono essere mantenuti in particolari condizioni atmosferiche o ambientali. Un rallentamento nel corso di un comune assemblaggio meccanico, ad esempio, ha effetti sul numero di pezzi realizzati nell'unità di tempo. Di contro, il confezionamento di generi alimentari può richiedere particolari condizioni di asetticità, temperatura o pressione, che sono mantenute solo a fronte di significativi consumi energetici, con costi che, immancabilmente, si ripercuotono negativamente sul bilancio aziendale, causando svantaggi che si aggiungono alla mancata produttività.
Addio ai fogli elettronici
L'impiego di sistemi di rilevazione, gestione e programmazione della produzione automatica, comporta anche l'eliminazione delle attività di trascrizione manuale. Una simile incombenza, tipicamente alienante, prevedeva infatti una serie di persone dedicate alla rilevazione di una serie di dati, con l'impossibilità di operare in tempo reale e il rischio di errori nella trascrizione che si ripercuotono sull'intera valutazione della produzione. Al contrario, un sistema automatico può prevenire simili situazioni, con l'ulteriore vantaggio di poter dedicare il personale a compiti più qualificanti. Dall'inchiesta di Mesa, inoltre, emerge la significativa indicazione di una riduzione media del 75% dei tempi di inserimento dei dati stessi. Un valore che, in alcuni casi, sale addirittura al 100%, poiché l'intera attività è stata eliminata, affidandosi completamente ai sistemi che, oltre alla rilevazione, forniscono i trend passati e quelli previsti. Analogamente, secondo il 57% degli intervistati, si registra una riduzione di un quarto del Work in Progress (Wip), chiaro indice del fatto che le macchine vengono sfruttate al meglio, in quanto operano a maggior velocità.
Tutto più semplice
Sulla produttività incide negativamente anche l'attività 'burocratica' e, in particolare, il necessario scambio di informazioni che, in molti processi, coinvolge il personale appartenente a due turni successivi. Una serie di informazioni, infatti, deve essere trasferita tra le persone, con la conseguente perdita di tempo, oltre alle prevedibili incomprensioni o dimenticanze. Un sistema automatizzato, invece, supera una simile necessità, al punto che, secondo il 63% delle persone coinvolte, i tempi di passaggio sono stati letteralmente dimezzati. Allo stesso tempo, il 50% degli intervistati ha affermato di aver registrato riduzioni del 30% nel lead time, con il vantaggio di limitare in modo significativo anche le scorte a magazzino, la cui gestione comporta la necessità di aree e personale dedicati, oltre all'inutile immobilizzazione di capitali. Per quanto difficilmente misurabile in termini prettamente numerici, secondo i manager coinvolti nell'iniziativa di Mesa è stato possibile registrare un miglioramento anche nella qualità dei prodotti. Questo perché i sistemi Mes permettono di individuare e correggere immediatamente eventuali problemi lungo la linea produttiva, evitando che questi abbiano un impatto diretto sui prodotti finali. Alcuni problemi, infatti, non portano necessariamente a condizioni di non conformità registrabili dal controllo qualità, con il rischio che i problemi emergano solo all'arrivo del prodotto presso l'utente finale. Una situazione che, oltre al problema di dover gestire eventuali resi, provoca un significativo danno d'immagine all'azienda coinvolta.