La Formula 1 è uno degli sport più duri e competitivi al mondo. Il successo viene misurato in millisecondi e i team, alla costante ricerca di modi per estrarre un po’ più velocità e performance dalle loro vetture, dipendono sempre più dalla tecnologia.
Ciò che succede in pista è il risultato della collaborazione tra diversi team e di ingegneria sofisticata, sia a bordo pista sia dietro le scene, dove tecnologie come la gestione di dati nel cloud e le reti ad alta velocità giocano un ruolo critico nel miglioramento delle prestazioni.
Per mettere nella giusta prospettiva la velocità dei dati che devono essere acquisiti, ogni auto di F1 contiene, secondo AWS, 300 sensori che generano 1,1 milioni di data point telemetrici al secondo che devono essere analizzati in tempo reale.
Tecnologia di rete e dati in Formula 1, ce ne parla Gos Hein van de Wouw
Oggi, la capacità di utilizzare i dati è fondamentale e reti affidabili, sicure e intelligenti sono essenziali affinché le informazioni arrivino al momento giusto alle persone giuste.
Nel ciclo di vita di un’auto da competizione i dati vengono raccolti sia in ambienti virtuali sia nel mondo reale, ad esempio nella galleria del vento, un ambiente di test usato per verificare se le idee che funzionavano nelle simulazioni al computer sono efficaci anche nella pratica, o, naturalmente, in pista. Questi enormi volumi di dati che confluiscono da diverse fonti su molteplici applicazioni, richiedono un’infrastruttura di rete il più possibile sicura.
Nei team di Formula 1 convivono ingegneri di pista, ingegneri dedicati alle performance, ingegneri dedicati alla strategia di gara e ai controlli: per ottenere le performance ottimali in pista tutti devono comunicare tra loro e con i piloti. Un ciclo di feedback efficace tra questi data point fisici e virtuali è quindi essenziale.
Perché il tutto funzioni è necessaria un’infrastruttura di rete sicura e dinamica. Le reti devono offrire una risposta rapida e fault tolerant per tutte le operazioni. I fornitori di rete lavorano con i team di F1 per fornire innovazioni scalabili, adattive e semplici nel networking.
Ne è un esempio la partnership tra Juniper Networks e il team Aston Martin Aramco Cognizant, in base alla quale Juniper fornirà una piattaforma di rete agile e basata sull’intelligenza artificiale per il campus tecnologico del team Aston Martin, che garantirà un’esperienza eccezionale all’utente finale.
Le self driving network scalabili di Aston Martin
Il team Aston Martin necessita di reti altamente reattive e accessibili. Nel ciclo di produzione di un’auto ogni singola attività richiede la raccolta di informazioni dettagliate in tempo reale.
Prendiamo un bullone di una ruota, ad esempio, che deve essere serrato con un preciso valore di coppia da un certo tecnico in un dato luogo, un dato giorno con un dato strumento. Tutte queste informazioni devono arrivare rapidamente alla rete per poi passare alla linea di produzione. Tempi di risposta e affidabilità della rete sono fattori critici di questo processo.
Anche la scalabilità è importante in F1. I progetti iniziano e finiscono rapidamente e possono variare continuamente come dimensione. Ci possono essere 10 utenti su un progetto e 200 nel successivo.
Un networking scalabile facile da mettere in opera e gestire è fondamentale per garantire che l’infrastruttura possa sopportare improvvise variazioni di domanda. Reti scalabili e sicure permettono al team Aston Martin di rendere disponibili i dati necessari al momento giusto, nel luogo giusto e con le giuste funzionalità.
La rete di AMF1 è stata inoltre progettata per essere self driving: in altre parole, capace di comprendere, interpretare, riferire e mitigare le proprie prestazioni in tempo reale. La piattaforma Mist AI di Juniper, per esempio, usa l’intelligenza artificiale e l’automazione per la rete cablata e wireless del team, un’innovazione che realizza un’infrastruttura digitale affidabile, prevedibile e misurabile. E l’affidabilità è importante in un mondo in cui una connettività impeccabile e bassi tempi di risposta sono fattori critici per il successo.
L’innovazione in Formula 1: un esempio per le imprese
Esistono chiare sinergie tra le imprese e l’innovazione nella F1 ed è una relazione che viene studiata da tempo. Nel 2019 il MIT e la F1 hanno organizzato una serie di eventi dedicati a spiegare perché l’innovazione in F1 dovrebbe essere un esempio per le imprese, mentre il World Economic Forum ha spiegato come vari settori, come la sanità, la grande distribuzione e i trasporti, abbiano adottato tecnologie sviluppate per la F1 per innovare e spostare i confini.
Le aziende continuano ad avere molto da imparare dalla Formula 1, in particolare per quanto riguarda come implementare e gestire le reti. Self driving è un concetto usato spesso nel mondo dell’automotive ed è stato anche testato nel contesto degli sport motoristici. Come nei veicoli automatizzati, le reti della F1 richiedono elevata autonomia, affidabilità e prevedibilità e qui l’intelligenza artificiale gioca un ruolo importante.
Esiste nelle imprese un’evidente richiesta di reti agili e affidabili, ma è dall’attenzione continua sull’avere ogni aspetto sempre sotto controllo in ambienti ad uso intensivo di dati che le imprese possono imparare.
In F1, la rete è alla base di ogni processo decisionale: test in ambienti virtuali e reali e l’uso di dati per individuare sfumature che possono fare la differenza in termini di frazioni di secondo guadagnate o perse in pista.
Nell’ambiente digitalizzato in cui le imprese operano oggi, in cui l’innovazione può fare la differenza tra conquistare o perdere quote di mercato, è il momento di chiedere di più alle vostre reti.