Per realizzare progetti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico, il MiSE mette a disposizione delle pmi italiane 678 milioni di euro destinati agli investimenti. La manovra è prevista da un Decreto che disciplinerà i finanziamenti garantiti dal programma di investimento europeo React-EU e dai Fondi di coesione.
Lo stessi Ministro ha dichiarato il suo intento nel voler "tutelare le imprese italiane, individuando tutte le risorse e gli strumenti necessari per sostenere gli investimenti in progetti innovativi che mirano anche a ridurre l’impatto energetico sui processi produttivi. È questa un’altra importante linea d’azione da perseguire per fronteggiare, in un’ottica di medio e lungo periodo, il caro bollette".
Ha inoltre specificato quanto risulti, oggi, importante, per il sistema imprenditoriale italiano "rimanere competitivo sui mercati". Questo obiettivo sarà realizzabile solo grazie "all’ammodernamento degli impianti attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie. Queste, oltre a incrementare la produttività e migliorare la sostenibilità ambientale, devono favorire sviluppo e occupazione".
Le agevolazioni concesse con React-EU e Fondi di coesione
Le agevolazioni verranno concesse utilizzando le possibilità offerte dal temporary framework comunitario. Si tratta di un quadro normativo che consente agli Stati Membri UE di adottare misure di intervento nell’economia nazionale, derogando la disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato.
Sono previsti finanziamenti pari a circa 250 milioni per gli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento). Circa 428 milioni sono destinati alle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
Di queste risorse, una quota pari al 25% andrà a finanziare i progetti proposti dalle micro e piccole imprese. L’importo massimo agevolabile per ogni investimento innovativo non potrà essere superiore a 3 milioni di euro
Gli investimenti 4.0
Gli investimenti dovranno essere finalizzati allo svolgimento delle attività economiche manifatturiere e di servizi alle imprese. Inoltre, dovranno essere innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato coerente al piano Transizione 4.0, favorendo la trasformazione digitale dell’attività manifatturiera delle pmi. Le tecnologie utilizzate, infatti, dovranno aumentare i livelli di efficienza e flessibilità nello svolgimento produttivo dell’impresa.
Verranno favoriti i programmi destinati alla transizione verso il paradigma dell’economia circolare e quelli finalizzati al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa. Il risparmio energetico dovrà essere inferiore di almeno 10 punti percentuali rispetto all’anno precedente la data di presentazione della domanda agevolativa.
Le agevolazioni di React-EU e Fondi di coesione: quali spese ammissibili?
Le agevolazioni previste assumono la forma di contributo in conto impianti. Coprono una percentuale massima (60%) delle spese ammissibili, funzionalmente alla regione in cui sarà realizzato l’investimento e alla dimensione dell’impresa.
Sono ammesse le spese funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, che prevedano l’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali. Si tratta di macchinari, impianti e attrezzature, opere murarie (non oltre il 40% del totale dei costi ammissibili), programmi informatici e licenze destinate all’uso dei beni materiali, acquisizioni di certificazioni ambientali.
Per i successivi tre anni, i beni non dovranno essere alienati e dovranno rimanere presso l’unità produttiva che ha ricevuto l’agevolazione.
Le aree geografiche di intervento
Il Decreto fa delle specifiche distinzioni e il contributo varia a seconda del luogo di ubicazione dell’unità produttiva agevolata.
- Nelle zone A di Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese e al 50% per le medie imprese.
- Nelle aree A di Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% per le micro e piccole imprese e al 40% per le medie imprese.
- In tutte le altre zone, diverse dalle A, il contributo massimo è pari al 35% per le micro e piccole imprese e al 25% delle spese ammissibili per le medie imprese.
I limiti
Potranno accedere al beneficio le imprese cha abbiano almeno due bilanci depositati, o due dichiarazioni dei redditi (società di persone e imprese individuali).
Inoltre, sarà necessario che le imprese richiedenti non abbiano già effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso uno stabilimento ubicato nello Spazio Economico Europeo (SEE). Non devono essere operative nella realizzazione di prodotti o servizi simili a quelli per cui si chiede il finanziamento.
Allo stesso tempo, qualora ottengano la sovvenzione, i futuri beneficiari dovranno impegnarsi a non realizzare prodotti e servizi simili nei due anni successivi al completamento dell’investimento per cui è erogato il beneficio. Nei due anni successivi all’erogazione del beneficio, invece, non potranno delocalizzare l’unità produttiva.
La tempistica
Allo stato attuale, il Decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione. Prossimamente, con un successivo provvedimento, il Ministero renderà noti termini e modalità di presentazione della domanda.