In Italia, come nel resto del mondo, sono i fondi pubblici a trainare il mercato del Quantum Computing insieme al crescente interesse da parte di grandi aziende private.
Tuttavia, i fondi stanziati dal Governo italiano – 140 milioni di euro dal Pnrr - si rivelano ancora inadeguati, così come sono modesti gli investimenti dei privati con meno di 6 milioni di euro investiti.
Se poi si considera che solo il 24% delle grandi aziende ha avviato i primi passi nel percorso di Quantum Readiness e che ben il 49% non conosce il tema, è facile immaginare il ritardo nello sviluppo di un’offerta nazionale.
Queste sono alcune delle evidenze presentate dall’Osservatorio Quantum Computing & Communication, giunto alla sua terza edizione, durante il convegno promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano intitolato “Quantum Revolution: Italy, are you (getting) ready?
A piccoli passi verso il Quantum Computing
La tecnologia è ancora in una fase prototipale, per cui sono i fondi governativi che trainano lo sviluppo di ecosistemi competitivi. Entrando nel merito degli investimenti pubblici italiani, è possibile identificare due iniziative;
- Il Centro Nazionale Hpc, Big Data e Quantum Computing (budget totale di 320 milioni di euro, di cui 30 dedicati a uno Spoke sulla computazione quantistica), che ha l’obiettivo di promuovere la creazione di una rete di collaborazione tra centri di ricerca, università e aziende.
- La seconda è il partenariato esteso Nqsti - National Quantum Science and Technology Institute - che ha l’obiettivo di promuovere attività di ricerca fondamentale competitiva nella Quantum Science (budget totale di 116 milioni di euro, di cui circa 8 in uno Spoke su Information Processing & Communication ma ben di più in ricerche a TRL – Technology Readiness Level – basso con potenziali impatti anche sul Computing).
Nonostante si tratti di un importante punto di partenza, come detto, i fondi governativi Paese sono ancora insufficienti: i 140 milioni di euro sono su un orizzonte di 3 anni, mentre altri Paesi hanno allocato miliardi di euro su 5-10 anni, per esempio la Germania con oltre 3 miliardi in diverse iniziative tra il 2018 e il 2028.
Quantum Computing tra domanda e offerta
L’Osservatorio ha fotografato il mercato dell’offerta, a livello internazionale, guardando ad aziende, startup e scale-up attivi nel campo del Quantum Computing lungo tutto lo stack tecnologico: dall’hardware e le sue componenti abilitanti, alle piattaforme di sviluppo e agli ambienti middleware, fino al software e agli algoritmi.
Sono 250 gli attori, il 70% dei quali rappresenta nuove iniziative imprenditoriali, nate proprio in questo mercato e oggi a diversi livelli di sviluppo. Il 56% di questi nuovi business è stato finanziato nel corso degli ultimi 5 anni per un totale di 4,6 miliardi di dollari raccolti, di cui 1,2 stanziati dal 2022.
Dal punto di vista della domanda, diverse grandi aziende stanno investendo in queste tecnologie: i progetti di sperimentazione sul Quantum Computing nel 2023 sono 151 progetti, in crescita, in particolare tra settori finanziario, il chimico-farmaceutico, l’automobilistico e quello energetico.