Quando ormai giugno volgeva al termine, il giorno 29 il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha comunicato il conseguimento dei 45 traguardi e obiettivi PNRR, prefissati per il primo semestre del 2022.
Fino alla fine, non si era certi di riuscire nell’intento. L’esito era incerto, in attesa che il Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale (MITD) finisse l’assegnazione di tutte le gare per le reti digitali, avvenuta poi il 29 giugno, con un investimento di 5,5 miliardi nella banda ultra larga.
I 45 traguardi e obiettivi del primo semestre 2022
Tutti i dettagli relativi ai traguardi e agli obiettivi sono stati pubblicati sul portale Italia Domani, con le distinte specifiche tecniche. Gli investimenti e le riforme vertono principalmente su sanità, scuola, cultura, digitalizzazione e ambiente. Per la trasformazione digitale è stato fatto un importante passo in avanti, entrando nella fase di realizzazione dei nuovi progetti di connessione, abbattendo i divari all’interno del territorio italiano.
Nell’ambito della transizione ecologica, invece, si è raggiunto un importantissimo obiettivo. Sono state, infatti, conseguite le Milestone “Strategia nazionale per l’economia circolare” e “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti”.
PNRR: la Riforma 1.1 della M2C1
In particolare, con il Decreto MiTE, per l’adozione della “Strategia nazionale per l’economia circolare” il Ministero ha realizzato le Riforme 1.1 (M2C1) del PNRR. Vengono così individuati obiettivi, azioni e misure per assicurare un’effettiva transizione verso un’economia di tipo circolare.
L’Italia risulta, di fatto, un Paese povero di materie prime, geograficamente lontano dai grandi mercati centroeuropei. Per questo, una transizione verso l’economia circolare rappresenterebbe un obiettivo strategico fondamentale per affrontare la giusta trasformazione richiesta, in ambito globale.
Le risorse da Bruxelles: 21 miliardi di euro
Con il raggiungimento dei 45 traguardi e obiettivi, il MEF ha quindi potuto inviare alla Commissione UE la richiesta di pagamento della seconda rata dei fondi del PNRR. Sarebbero complessivamente 24,1 miliardi di euro: 11,5 miliardi in contributi a fondo perduto, mentre i restanti 12,6 miliardi in prestiti.
In realtà, la cifra risulterà un po’ inferiore perché su ogni rata di rimborso la Commissione trattiene il 13%, per il prefinanziamento ricevuto ad agosto 2021. In totale, quindi, l’Italia riceverà 21 miliardi, di cui 10 in sovvenzioni e 11 in prestiti. L’erogazione avverrà solo dopo che la Commissione europea avrà valutato e verificato il conseguimento degli obiettivi.