In grave ritardo, come sempre accade in questi casi, il 15 dicembre il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Agenzia delle Entrate hanno finalmente presentato i modelli a cui possono attenersi i professionisti incaricati di redigere le perizie che certifichino la rispondenza di macchine e impianti ai criteri necessari per accedere all’iperammortamento.
Contestualmente è arrivata anche una mini proroga per la perizia giurata. Infatti, pur mantenendo fermo il rispetto del termine del 31 dicembre per l’effettuazione della verifica delle caratteristiche tecniche dei beni e dell’interconnessione, il professionista potrà procedere al giuramento della perizia anche successivamente, ovvero nei primi giorni del 2018.
Quanto allo schema tipo di perizia/attestazione (o autocertificazione), come abbiamo spiegato in questi giorni alle aziende a cui stiamo fornendo consulenza, lo stesso MiSE ha precisa che si tratta di “uno schema tipo di analisi tecnica”, ma la sua adozione non è obbligatoria, essendo possibile adottare schemi o formati differenti o integrare gli schemi proposti con ulteriori elementi o indicazioni.
In termini generali è però opportuno ricordare che, come specificato dal MiSE, il soggetto incaricato della perizia giurata o dell’attestazione di conformità dovrà effettuare le seguenti verifiche :
- Classificazione del bene in una delle voci dell’allegato A o B. A questi fini è opportuno indicare l’allegato in cui il bene è ricompreso e il punto specifico nonché, nel caso si tratti di bene materiale cui all’allegato A, anche il gruppo di appartenenza (I di 12 punti, II di 9, III di 4);
- Verifica delle caratteristiche tecnologiche del bene ai fini della rispondenza ai requisiti richiesti dalla disciplina (e dipendenti dalla tipologia in base all’appartenenza dei punti cui agli allegati A e B);
- Verifica del requisito della interconnessione con specificazione delle modalità e data dell’avvenuto riscontro della stessa;
- Rinvio all’analisi tecnica redatta in maniera confidenziale dal professionista o dall’ente a corredo della perizia o dell’attestato e custodita presso la sede dell’impresa beneficiaria dell’agevolazione.
Nel numero cartaceo di gennaio approfondiremo i contenuti del Piano Industria 4.0. Nel frattempo la nostra redazione è disponibile, anche negli ultimi giorni dell’anno, a supportare i lettori in caso di necessità.