Lo sostiene un'analisi di Frost & Sullivan, che presenta le tendenze e tecnologie chiave che trasformeranno il mercato globale nel prossimo decennio ed oltre. Intitolato 'Global Oil and Gas Outlook 2014', e parte del programma Energy & Power Growth Partnership Service, lo studio rileva che il mercato del gas naturale liquefatto (Gnl) mantiene una forte attrattiva.
Molte aziende e governi stanno cautamente investendo nelle tecnologie nuove ed esistenti per ottenere petrolio e gas da fonti non convenzionali. Gli idrocarburi non convenzionali avranno un ruolo importante nel mix di combustibili a livello globale, e i progressi tecnologici lungo l’intera catena di valore plasmeranno la redditività del settore nel lungo periodo. Nonostante il crescente interesse per le energie alternative, gli idrocarburi resteranno la principale fonte di energia in tutto il mondo per gli anni a venire. Nel lungo periodo, è molto probabile che la produzione di gas non convenzionale in Nord America, America Latina e Cina possa compensare eventuali carenze nell’offerta e nella domanda di gas.
“Gli investimenti nelle nuove tecnologie e la capacità di recupero del settore Oil & Gas hanno fatto nascere sistemi innovativi di esplorazione e produzione, come la trivellazione in acque profonde e le esplorazioni artiche a profondità di oltre 12.000 piedi", afferma Pritil Gunjan, analista di Frost & Sullivan. "Anche i progressi tecnologici e l’ottimismo degli investitori hanno aumentato la resa dei non convenzionali di tight oil e gas di scisto (petrolio da scisti bituminosi e gas da scisti bituminosi, ndr)".
Sebbene il gas di scisto abbia creato molta eccitazione, c’è incertezza riguardo alle riserve attuali e a quale percentuale di tali riserve sia recuperabile. Inoltre, i giacimenti europei e cinesi di gas di scisto sono molto più profondi di quelli negli Stati Uniti, rendendo la trivellazione e l’estrazione molto più difficili. La necessità di tecniche di trivellazione e di piattaforme raffinate aumenterà i tempi di sviluppo e i costi.
Tra le diverse problematiche che il settore Oil & Gas dovrà affrontare, come emerge dallo studio, vi sono rischi di sicurezza relativi a gas e petrolio nelle regioni dai consumi elevati, specialmente Cina, India e Sud-est asiatico, le conseguenze del passaggio dalle tecnologie basate sul petrolio a soluzioni alternative, come biocarburanti ed energia elettrica, e le normative stringenti per le emissioni di gas serra.
La corretta valutazione delle riserve e dei tassi di recupero avrà un’importanza critica nei prossimi due anni. Anche il focus sull’aumento della produzione e sulla riduzione dei costi sarà una priorità nel breve periodo. A tal fine, aumenteranno gli investimenti nelle tecnologie avanzate come la trivellazione orizzontale, il fracking idraulico, il downspacing e la trivellazione in acque profonde. "Sebbene restino delle incertezze riguardo alle riserve, l’utilizzo di metodi di estrazione e produzione tecnologicamente superiori può migliorare i tassi di recupero", osserva Gunjan. "Pertanto, ampliare le condutture e i terminali per collegare le aree di produzione alle raffinerie rappresenterà un’opportunità chiave per le aziende che operano in ambito Oil & Gas a livello globale”.