La nuova serie di presse pneumoidrauliche ad azionamento manuale MOP di Alfamatic entrerà in commercio nel mese di febbraio 2020. Un anno e mezzo di lavoro da parte dell’ufficio tecnico dell’azienda ha portato alla completa riprogettazione della precedente serie Tromboline, presente sul mercato dal 1996.
La gamma, che ha riscosso negli anni grande successo, oggi cambia anche denominazione appunto in MOP (Manual OP).
Versatili e maneggevoli
Prodotto unico per versatilità, unendo la forza di una pressa idraulica alla maneggevolezza tipica di una pressa manuale a cremagliera, rispetto alla precedente serie, questa seconda generazione di presse permette agli utilizzatori di disporre di altezze di alloggiamento incrementate per lavorare pezzi di più grandi dimensioni.
Le nuove MOP infatti garantiscono un aumento della ‘luce di lavoro’ disponibile di circa 100 mm per ognuno dei quattro modelli e delle due taglie disponibili. L’altro elemento peculiare di questo prodotto è l’aumentato grado di sicurezza e affidabilità grazie a un nuovo controllo elettronico progettato e realizzato ad hoc da Alfamatic.
Riprogettazione completa
La riprogettazione a cui l’ufficio tecnico di Alfamatic ha lavorato ha interessato ben il 70% dei componenti delle precedenti presse Tromboline, coinvolgendo anche l’aspetto del design della carteratura e del pannello frontale arrivando così a conferire al prodotto una nuova veste estetica più moderna.
Le nuove presse pneumoidrauliche mantengono la composizione strutturale della serie precedente: un basamento in acciaio; una piastra di lavoro per l’appoggio dello stampo; un gruppo testa superiore costituito da un gruppo meccanico-manuale per l’avvicinamento al pezzo, azionato da un dispositivo a leva e da un moltiplicatore di forza pneumoidraulico a innesto automatico per la corsa di pressatura.
Tutta la parte meccanica è stata riprogettata in modo tale da rendere il funzionamento ancora più fluido, morbido e confortevole, richiedendo molta meno fatica all’operatore, tanto che la serie MOP ora può essere tranquillamente utilizzata anche da un pubblico femminile, con livelli di sicurezza e facilità d’uso prima impensabili. Per aumentarne ulteriormente l’affidabilità, la nuova pressa introduce un’evoluzione anche nelle tenute idrauliche e pneumatiche.
Ad essere rivisto è stato quindi soprattutto l’intero gruppo di rotazione nella testa, il cuore della pressa, composto da pignone e cremagliera che governano la discesa azionata dalla leva manuale, provvedendo alla chiusura dello stampo.
Dalla pneumatica all'elettropneumatica
Le nuove MOP segnano però il passaggio da una gestione pneumatica a una elettropneumatica delle funzionalità della pressa. Il nuovo apparato di potenza è, infatti, elettropneumatico con alimentazione pneumatica ad aria compressa fino a 6 bar e la parte di controllo totalmente elettrica.
La gestione completamente elettrica della parte inerente la sicurezza garantisce che leva e pulsante salvamano siano azionati con precisa contemporaneità, assicurando che l’operatore lavori in modo totalmente sicuro.
Ciclo di lavoro e applicazioni
Il ciclo di lavoro della pressa pneumoidraulica ad azionamento manuale si compone di tre fasi. Si inizia con una corsa di accostamento, durante la quale la leva aziona la discesa delle stelo mediante un dispositivo pignone/cremagliera, consentendo così l’accostamento dell’utensile sul pezzo da lavorare.
Quindi, la corsa di innesto dell’intensificatore di forza innesta l’intensificatore di forza grazie all’abbassamento successivo della leva che agisce su un sistema a frizione. Infine, la corsa a forza pneumoidraulica, proseguendo nell’azionamento della leva l’intensificazione pneumoidraulico, esegue la corsa di lavoro mentre il rilascio successivo della leva determina il ritorno alla posizione di partenza della corsa.
I settori di impiego di questa nuova serie di presse MOP sono i più disparati: dall’assemblaggio al piantaggio di boccole, bussole, bronzine e silent block alle lavorazioni della lamiera, come acciaccatura, marcatura, improntatura e fino alle lavorazioni di ripresa o sbordatura.