Gennaio è un mese di previsioni e, come ogni anno da 12 anni a questa parte, Allianz Global Corporate & Specialty del Gruppo Allianz (Agcs), ha pubblicato’Allianz Risk Barometer, una classifica annuale dei rischi d'impresa, che incorpora il parere di 2.712 esperti di gestione del rischio in 94 paesi e territori, tra cui amministratori delegati, risk manager, broker ed esperti assicurativi.
Nella Top 10 mondiale si confermano per il secondo anno consecutivo gli incidenti informatici e l’interruzione delle attività tra i principali timori delle aziende (entrambi con il 34% delle risposte).
Tuttavia, i cambiamenti macroeconomici come l'inflazione, la volatilità dei mercati finanziari e l'incombenza di una recessione (che passa dal 10° al 3° posto rispetto all'anno precedente), nonché l'impatto della crisi energetica (new entry al 4° posto) salgono nella classifica dei rischi aziendali globali di quest'anno, in quanto le conseguenze economiche e politiche del mondo in seguito alla Covid-19 e alla guerra in Ucraina si fanno sentire. La pandemia (dal 4° al 13° posto), dato che i vaccini hanno messo fine alle chiusure e alle restrizioni e molte aziende hanno migliorato la resilienza della loro supply chain.
Le supply chain al centro dell'attenzione delle aziende
“Le azioni per costruire la resilienza e ridurre i rischi sono ora al centro dell'attenzione delle aziende, visti gli eventi degli ultimi anni", ha commentato Joachim Mueller, Ceo di Agcs.
"La notizia positiva è che, in qualità di assicuratori, osserviamo continui miglioramenti in quest'area da parte di molti dei nostri clienti, in particolare per rendere le supply chain sempre più a prova di errore, per migliorare la pianificazione della continuità aziendale e per rafforzare i controlli informatici”.
Rischi cyber e disservizi preoccupano le aziende
Gli incidenti informatici, come le interruzioni dell'attività IT, gli attacchi ransomware o le violazioni dei dati, sono in testa ai rischi più importanti a livello globale per il secondo anno consecutivo.
Secondo il Cyber Center of Competence di Allianz, la frequenza degli attacchi ransomware rimarrà elevata nel 2023, mentre il costo medio di una violazione dei dati è ai massimi storici.
Il conflitto in Ucraina e le più ampie tensioni geopolitiche stanno aumentando il rischio di un attacco informatico su larga scala da parte di soggetti sponsorizzati dallo Stato. A ciò si aggiunge una crescente carenza di professionisti della sicurezza informatica, che genera problemi quando si tratta di migliorare la sicurezza.
Per molte aziende la minaccia nel cyber-spazio è più forte che mai e le richieste di risarcimento assicurativo per il cyber rimangono ad un livello elevato.
Per le aziende di molti Paesi, il 2023 sarà probabilmente un altro anno di maggiori rischi per l’Interruzione delle attività, perché molti modelli di business sono sensibili agli shock e ai cambiamenti improvvisi, che a loro volta incidono sui profitti e sui ricavi.
Un'eventuale recessione è un'altra probabile fonte di interruzione nel 2023, con il rischio di fallimento e insolvenza dei fornitori, che rappresenta una particolare fonte di allarme per le aziende con fornitori critici singoli o limitati.
La crisi energetica, per la prima volta nel Barometro
La crisi energetica è il principale fattore di aumento del rischio nell’Allianz Risk Barometer e compare per la prima volta al 4° posto (22%).
Alcuni settori, come quello chimico, dei fertilizzanti, del vetro e dell'alluminio, possono dipendere da un'unica fonte di energia (il gas russo nel caso di molti paesi europei) e sono quindi vulnerabili alle interruzioni della fornitura di energia o agli aumenti dei prezzi. Se queste industrie di base sono in difficoltà, le ripercussioni possono farsi sentire più a valle nella catena del valore in altri settori.