L’industria dell’automazione italiana ha registrato una crescita a doppia cifra negli ultimi anni grazie al “Piano Nazionale Industria 4.0” ma, con un tasso di penetrazione dei robot di circa 185 unità per 10.000 addetti, c’è ancora molto potenziale di crescita sul mercato italiano. Quali sono quindi “le leve del futuro” per i produttori italiani?
Una risposta arriva da Porsche Consulting, che commenta le principali innovazioni nell’industria dell’automazione italiana, che vale oggi oltre i 5 miliardi di euro.
Come ricorda la stessa società di consulenza, in un contesto competitivo in cui il ciclo di vita dei prodotti è sempre più corto, i lotti sono sempre più piccoli e il prodotto sempre più personalizzato, il cliente dell’automazione vuole poter contare sulla massima flessibilità: in questo scenario i produttori di automazione possono ampliare il proprio business puntando su nuovi modelli come il “pay-per-performance”, che assicura al cliente un output produttivo puntuale in linea con la variabilità della richiesta e l’obiettivo di ottenere la massima qualità al minimo costo.
“Come società di consulenza strategica con un radicato know how nel settore automotive, stiamo supportando i grandi player dell’automazione in questa fase di transizione da fornitori di tecnologie ad abilitatori di vantaggio competitivo” afferma Giovanni Notarnicola, responsabile Digital Transformation Porsche Consulting in Italia. “Questa transizione deve essere profittevole. La sfida è equivalente a quella della transizione dell’automotive da produttori di veicoli a fornitori di servizi di mobilità. Avranno successo quelle aziende dell’automazione che saranno in grado di offrire soluzioni produttive integrate one-stop-shop e di consentire ai propri clienti di focalizzarsi sul valore per il loro cliente finale”.