Al giorno d'oggi, con i processi aziendali completamente automatizzati, le aziende dipendono sempre più dal reparto IT. Gli Imprenditori “online” infatti difficilmente possono gestire interruzioni del servizio per lo sviluppo del loro fatturato. I servizi IT quindi devono essere veloci nell’individuazione di un server a rischio di tenuta, assicurando un controllo continuo e costante che possa impedire la caduta di un sistema di e-commerce per un lungo periodo, evitando così ogni perdita di eventuale business.
Fortunatamente, sono sempre più frequenti gli strumenti e dispositivi che consentono di mantenere l'ambiente IT sempre attivo e funzionante. In passato, i produttori di apparecchiature hardware sviluppano server equipaggiati con sistemi di controllo per il livello di funzionamento, che potevano effetturare la relativa diagnostica e attivare specifici allarmi in caso di eventi negativi che bloccavano l’operatività. In alcuni casi, i server sono anche in grado di eseguire azioni correttive in autonomia ("self-healing"), operazioni semplici come ad esempio adattare la velocità del ventilatore piuttosto che l'esecuzione di un reset software. Innovazioni molto più recenti e incentrate su funzioni come iLO (di HP)m DRAC (di Dell) oppure RSA II (di IBM), assicurano invece un controller per la gestione delle schede principali, installato direttamente nel server. Ad esempio, questi “mini computer” predisposti all’interno del server, possono gestire funzioni specifiche tramite una scheda di interfacce standard per l’amministrazione di un sistema informatico - IPMI (Intellingent Platform Management Interface). Questo permette al reparto IT o al fornitore di servizi di terze parti, di risolvere i problemi causati da un server gestito da remoto che si trova in una situazione di probabile “crash”, quando ad esempio, si surriscalda la temperatura di un componente del server. Inoltre, molto spesso, le soluzioni IPMI dispongono di molteplici funzioni che non sono alla portata di tutti.
Prese intelligenti
Ma ci sono anche altri modi per gestire da remoto i server. Gli switch KVM over IP consentono infatti la gestione centralizzata di un grande numero di server, accelerando così la risoluzione dei problemi di funzionamento dei server e riducendo i tempi di eventuale inattività. Inoltre, le prese che alimentano i server possono fornire preziose informazioni sullo stato del server e permettere che i server siano attivati o disattivati. Attualmente vi è una tendenza a migrare dai sistemi analogici alle unità di distribuzione intelligenti. Per esempio, queste "prese intelligenti" possono essere facilmente combinate con sensori che controllano la temperatura e l'umidità di server rack. Produttori come ATEN inoltre, sono in grado di realizzare soluzion in bundle che abbinano il software che analizza tutte le informazioni sul riscaldamento dei server con i propri switch KVM . In questo modo è possibile adottare misure immediate se la temperatura aumenta oltre una soglia critica, così come nel caso di basse temperature potrebbe essere conveniente ridurre il raffreddamento, ottenendo una sensibile riduzione dei costi. In conclusione, esistono sempre più possibilità per il reparto IT o per i fornitori di terze parti per mantenere i server sani e perfettamente funzionanti. Naturalmente, queste possibilità richiedono ulteriori investimenti iniziale, ad esempio per l’acquisto di prese intelligenti e switch KVM che sono un pochino più costosi rispetto alle alternative prese analogiche standard, ma a mio parere, non investire in questa tecnologia non è un'opzione valida. Qualsiasi negozio online che oggi non risulti disponibile a causa di un server surriscaldato o di un cavo difettoso, perderà molto fatturato. L’ampia offerta di ATEN nelle PDU per le piccole e medie aziende prevede i modelli eco PE6108G e PE8108G, PDU intelligenti che dispongono di 8 prese di corrente ciascuna e sono disponibili in varie configurazioni (IEC o NEMA). Ogni dispositivo assicura accesso sicuro, centralizzato e intelligente, anche da remoto attraverso connessioni TCP/IP, con una gestione dell’alimentazione (power on, off, cycle) delle apparecchiature IT connesse al Data Center (server, sistemi di storage, switch KVM, dispositivi di rete, dispositivi seriali, ecc), così come consente di monitorare la qualità dell’ambiente attraveso appositi sensori. Inoltre, l’eco PDU supporta qualsiasi software SNMP Manager v3 disponibile sul mercato e gli eco sensori (Software Energy Management) che assicurano un medodo semplice per la gestione e la configurazione di più dispositivi offrendo un’interfaccia utente grafica intuitiva e user-friendly..