Cambiare in meglio per ridurre al minimo gli sprechi di materiali, tempo e risorse umane. Polti, player del piccole elettrodomestico, adotta il metodo Kaizen all'interno dei flussi di produzione. E lo fa in collaborazione con Made Competence Center, anche nell'ottica di riduzione dei costi.
La seconda tappa del viaggio riguarderà gli oggetti intelligenti e connessi. Grazie all'inserimento dell'IoT nelle linee professionali, i prodotti restituiranno un’esperienza di utilizzo più completa. L'obiettivo consisente nel permettere di utilizzare al meglio le potenzialità degli elettrodomestici.
Innovare per riportare la produzione in Italia
"Puntiamo a ristrutturare tutti i flussi, la produzione in primis, affinché si riducano gli sprechi, si smussino le difficoltà procedurali e si migliorino costantemente le condizioni di lavoro", ha dichiarato Francesca Polti, presidente e amministratrice delegata di Polti SpA.
"Solo così potremo perseguire al nostro interno il miglioramento continuo, ma soprattutto concretizzare il nostro obiettivo primario: riportare in Italia alcune linee di produzione, in questo momento nel Far East, per creare sempre più valore qui e affrancarci da oscillazioni di costo che il momento attuale ha reso drammatiche nei loro effetti”.
Al via il progetto-pilota
La nuova impostazione concordata tra Made e Polti è partita rivedendo le linee di “Polti Vaporella”. Un progetto-pilota che una volta concluso permetterà di estendere la metodologia alle altre gamme di prodotti.
“Viviamo la collaborazione con Polti con orgoglio", ha commentato Marco Taisch, presidente di Made. "Made 4.0 nasce proprio per sviluppare progetti di innovazione con e per le imprese del territorio nazionale, sostenendo il settore manifatturiero e trasferendo quelle competenze necessarie per affrontare un contesto competitivo globale sempre più complesso”.
Il cambiamento è tecnologico, ma anche umano
Il team di Polti coinvolto nel progetto includerà l’intero staff tecnico e di Produzione. Inoltre coinvolgerà tutte le Funzioni e sarà oggetto di comunicazione interna ed esterna in quanto paradigma di cambiamento.
“La riorganizzazione comprenderà vari strumenti operativi al nostro interno, attraverso un approccio che vorremo venisse accolto anche come un’occasione di cambiamento, che interesserà non solo l’aspetto tecnologico, ma anche quello umano, con un miglioramento complessivo dell’ambiente di lavoro”, ha concluso Fabio Castiglia, Direttore Operativo di Polti.