Secondo l’ultimo report Protolabs sull’innovazione nel settore automobilistico, la spinta all’innovazione nei prossimi anni arriverà dall’esigenza di rispettare i parametri di sostenibilità.
Lo ritiene il 69% degli intervistati che, di contro con il 70%, indica anche l’esigenza di contenere i costi e presentare nuovi servizi tra le leve per spingere la crescita.
A settembre 2023, le immatricolazioni di auto nuove in Europa sono aumentate del 9,2%, raggiungendo le 861.062, con incrementi sostanziali in Italia (+22,7%) e Francia (+10,7%).
Il mercato automobilistico europeo segna così il quattordicesimo mese consecutivo di crescita e si accinge a immatricolare circa 12,5 milioni di veicoli entro il 2023 sui 69 attesi a livello globale.
Il grande potenziale di un mercato in trasformazione
Dato l’indiscusso potenziale di sviluppo di questo mercato che, secondo Accenture, ammonterà a circa 10,3 miliardi di dollari nel solo 2023, Protolabs ha chiesto ai principali operatori europei del settore automobilistico di esprimere la loro opinione su come si svilupperà l’innovazione.
Lavoro flessibile e ibrido, ristrutturazione della catena di approvvigionamento anche rilocalizzando in paesi amici (friend-shoring) e maggior utilizzo della cobotica saranno gli assi di sviluppo del settore automobilistico.
Il settore vive una notevole pressione dovuta alla rivoluzione della mobilità elettrica che spinge case automobilistiche e produttori di componentistica a liberare tempo e risorse per stimolare l’innovazione, demandando attività ripetitive e stancanti ai cobot.
Dalla ricerca emerge anche che la spinta all’innovazione non è mai stata così forte, guidata dal passaggio del motore endotermico a quello elettrico, con le molteplici conseguenze in termini di innovazione e sicurezza che ne conseguono.
Ecco che un’industria abituata a un’evoluzione graduale, si trova oggi di fronte ad una rivoluzione totale che però apre a molteplici possibilità di crescita.