HomeApplicazioniL’AI secondo Angelini Industries: prove sul campo, sperimentazione e personalizzazione

L’AI secondo Angelini Industries: prove sul campo, sperimentazione e personalizzazione

Come guida Angelini Industries l’introduzione di soluzioni di Intelligenza artificiale in un Gruppo da 6mila dipendenti tra Pharma, largo consumo e tecnologie industriali? Che metodologia didattica impiega? Ce lo hanno raccontato le due manager Tiziana Carnicelli e Paola Olivieri.

Leggi le riviste ⇢

Ti potrebbero interessare ⇢

Gaia Fiertler

Angelini Industries sperimenta e applica soluzioni di Intelligenza Artificiale per tutto il Gruppo. All’interno figura anche la divisione tecnologica, Angelini Technologies-Fameccanica, che progetta e integra sistemi automatici anche per il mercato.

Il Gruppo industriale vede negli applicativi di AI e Gen AI un grande potenziale per supportare il lavoro a tutti i livelli, come fosse un copilota. Ma questo cambio di paradigma non avviene da solo, serve piuttosto un approccio strutturato e guidato per un’adozione consapevole ed efficace dei nuovi strumenti.

Angelini industries ai
Tiziana Carnicelli

In Angelini innovazione tecnica e organizzativa e didattica seguono il modello “70-20-10”, sviluppato negli anni ’80 dal Center of Creative Leadership, basato sull’apprendimento esperienziale. La formazione, per essere efficace, dovrebbe essere per il 70% informale, supportata dall’esperienza e da progetti sperimentali. Il 20% dovrebbe essere basato su coaching e mentoring personalizzato e solo il 10% su interventi formali e strutturati.

Questo modello didattico è particolarmente adatto all’apprendimento diffuso e all’applicazione pragmatica di tecnologie in continua evoluzione, come l’AI e la sua versione generativa, basata sul linguaggio naturale.

«Cerchiamo di muoverci sempre in anticipo quando emergono nuove tecnologie che prevediamo impatteranno i comportamenti, l’organizzazione e i modi di lavorare delle persone. Ci prendiamo il tempo (2-3 anni) perché esperti di dominio curiosi e aperti all’innovazione, coadiuvati dai tecnici che padroneggiano la tecnologia, sviluppino dei progetti pilota. L’obiettivo è verificarne vantaggi e applicazioni al nostro business e solo dopo, confermato l’impatto e consolidati gli applicativi, ne estendiamo l’uso a tutta la popolazione. Quindi mettiamo a disposizione pillole formative e supporto individuale (mentoring e coaching) da parte di chi ha già fatto pratica ed è diventato esperto», spiega Tiziana Carnicelli, Angelini Industries Group Education, HR Communication and Engagement Head.

Primi utilizzi di Gen AI a livello documentale

Ora, in particolare, con una evoluzione così veloce ed esponenziale di data analysys, machine learning, deep learning, AI e AI generativa, i rilasci in azienda sono progressivi e ininterrotti. Ci sono numerosi cantieri aperti nel Gruppo, le cui applicazioni e soluzioni vengono poi estese all’intera popolazione, con un approccio di accompagnamento costante al cambiamento. Dalla gestione documentale nel lavoro d’ufficio al Customer Service, dalla manutenzione da remoto e a quella predittiva. 

AskAI, per esempio, è la soluzione di ChatGPT 3.5-turbo basata su modelli di OpenAI di Microsoft Azure. In forma di web app utilizzabile sia da desktop sia da dispositivi mobili, sta entrando nell’uso quotidiano per la redazione di contenuti, testi e traduzioni. Video-pillole formative accompagnano il personale per migliorare e ottimizzare la gestione documentale con i nuovi strumenti digitali.

angelini industries ai
Ask AI

A breve la Gen AI verrà impiegata anche dal team Legal per la ricerca, l’analisi e la realizzazione di contratti e brevetti e dal team HR per il matching tra posizioni aperte e profili professionali. A loro volta, nel settore farmaceutico, gli informatori medico-scientifici la impiegheranno per attività di formazione. In tutti questi casi, la fase di sperimentazione è stata completata e ora si procede al rilascio più esteso, con supporto formativo adeguato.

Cantieri aperti sulla Gen AI

Sono invece aperti diversi cantieri con progetti pilota su impieghi ulteriori delle nuove tecnologie in Angelini Industries.

«Ai progetti sperimentali prendono parte esperti digitali e personale della divisione coinvolta, con attitudine e curiosità per le nuove tecnologie, in modo poi da trasferire più facilmente agli altri colleghi i nuovi strumenti di lavoro», spiega Carnicelli.

Sono diversi i dipendenti di Angelini Industries con competenze tecnologiche verticali che interagiscono e dialogano con i vari reparti e unità di business. L’obiettivo è diffondere l’innovazione in modo pragmatico, ma anche affidabile: grazie agli esperti di dominio, si addestra in modo corretto il sistema, evitando rischi di “allucinazione”.

Le persone competenti fanno da filtro per ogni area e verificano le risposte automatiche del sistema. In particolare, in ambito HR si sta addestrando un sistema di machine learning a suggerire i percorsi più efficaci di sviluppo formativo e professionale individuale.

«Per garantire una gestione efficace dei talenti, dal modo in cui li attraiamo a quello con cui li tratteniamo, machine learning e Gen AI ci aiutano a combinare caratteristiche personali e professionali con l’evoluzione dei ruoli e delle competenze. Le fonti con cui alleniamo la tecnologia sono le più recenti ricerche di selezione e di head hunting e i programmi di formazione delle business school», precisa Carnicelli. 

Un altro progetto in corso è quello della traduzione di tutti i materiali aziendali, compresi i manuali d’uso delle macchine, in 14 lingue. Una community of practice di circa 70 persone, le più adatte per attitudine e competenze tecniche, sta allenando il sistema in un ambiente protetto.

Soluzioni di AI generativa per l’industria

Lo stesso approccio sperimentale che, una volta consolidato, viene esteso ai fruitori della soluzione è utilizzato dalla società del Gruppo, Angelini Technologies-Fameccanica, che realizza impianti industriali e sistemi di automazione e robotica.

In particolare, la piattaforma TechMate è il risultato di sperimentazione e addestramento di un sistema di machine learning e AI per supportare la manutenzione dei macchinari da remoto. Grazie all’utilizzo di un’interfaccia conversazionale basata su ChatGPT, aiuta a risolvere più velocemente i problemi tecnici delle macchine.

I vantaggi sono tempi di intervento dimezzati, fermi macchina e carichi di lavoro ridotti per l’assistenza tecnica, che può concentrarsi su problematiche più complesse. Il tool prevede infatti l’indicizzazione della documentazione tecnica dei macchinari e di centinaia di problematiche e relative soluzioni rilevate nel tempo.

In questo modo si garantisce una risposta efficace nel più breve tempo possibile. Angelini Technologies-Fameccanica, dopo aver addestrato e testato il tool sui macchinari del Gruppo, lo ha messo a disposizione dei team interni con la prospettiva di condividerlo anche con i clienti nei prossimi mesi.

Come sempre, si tratta di lavori di squadra tra divisione IT, manager e tecnici di produzione. In particolare, poi, una Control Room supporta il personale nelle attività di post-vendita attraverso sistemi in continua evoluzione e potenziati dall’AI, per offrire servizi di rilevamento di anomalie, previsione dei guasti e manutenzione predittiva. Mentre la Robot Guidance, attraverso sistemi intelligenti di visione e di deep learning, aumenta la produttività di sistemi automatici di picking nella logistica di magazzino.

Tecnologie sì, ma serve più cultura digitale

Angelini Technologies-Fameccanica sviluppa soluzioni “data driven”, ma anche “user friendly” e fa leva sull’ecosistema delle startup e dell’Open Innovation.

My Fameccanica, per esempio, è la nuova piattaforma che riunisce più servizi per il cliente in un unico “touch point”, per migliorare e customizzare l’esperienza anche nel b2b.

Angelini industries ai
Paola Olivieri

«Dalla progettazione alla documentazione digitale della macchina, dalla tracciabilità del funzionamento alla manutenzione da remoto e all’e-commerce del pezzo di ricambio, noi oggi possiamo accompagnare il cliente nell’intero ciclo di vita del macchinario (15-25 anni), creando relazione, supporto e servizi a valore aggiunto», aggiunge Paola Olivieri, Head of Business Development di Angelini Technologies-Fameccanica

Tuttavia, per sfruttare al meglio le applicazioni AI serve un mindset più diffuso di valorizzazione dei dati, oltre alla formazione tecnica che già viene fornita.

«Questo mindset si può rafforzare, per esempio, con una collaborazione più stretta e con pratiche condivise tra fornitore e cliente. Ma ancora una volta bisogna comprendere il valore dell’investimento in tempo e risorse. Le soluzioni più avanzate, infatti, sfruttano la tecnologia per migliorare i processi produttivi e i tempi di risposta ai clienti che utilizzano i nostri impianti», conclude Olivieri.

La società tecnologica del Gruppo è appena entrata nella community Digital Industries World, nata per promuovere una cultura e un mindset digitale nell’industria e accelerare l’innovazione tecnologica nel Paese. Formato Digitale”, per esempio, è un percorso formativo continuativo per le figure manageriali del settore industriale che vogliano acquisire nuove metodologie e competenze.

L’AI secondo Angelini Industries: prove sul campo, sperimentazione e personalizzazione - Ultima modifica: 2024-06-04T17:40:29+02:00 da Gaia Fiertler