Fatturato, addetti, quota di mercato e marginalità in crescita. Il bilancio del triennio post covid 2020-2023 è positivo per buona parte delle aziende italiane. Lo rivela il benchmarking study “What’s Next Nelle Operations?” realizzato da Bonfiglioli Consulting. Dubbi e incertezze riguardano soprattutto il futuro.
"C’è grande consapevolezza dell’importanza di fattori quali operational excellence, competenze, digitalizzazione e sostenibilità come leve per la competitività e la crescita, ma appare anche evidente la difficoltà di implementazione e diffusione all’interno delle organizzazioni", commenta Michele Bonfiglioli, ad di Bonfiglioli Consulting.
È quanto emerge dalla ricerca che ha coinvolto i top manager di oltre 100 aziende, di cui l’85% con oltre 100 addetti. Parliamo di realtà operanti in 22 settori diversi, dagli impianti al metalmeccanico, dai beni di largo consumo all’automotive, dal life science all’elettronica e packaging.
Nuova fase della globalizzazione, nuove sfide
Innanzitutto, di fronte ai rischi affrontati dalle odierne filiere produttive l'industria manifatturiera finora ha mostrato forte resilienza. Tuttavia, per rimanere competitivi è necessaria un’accelerazione delle tendenze già visibili e che stanno dando forma al futuro: fine della iper-globalizzazione, rinascita di politiche protezionistiche, sostenibilità come nuovo status quo e cambiamenti socio-economici della società.
Ebbene, meno del 20% delle aziende del campione ha implementato un programma di Operational Excellence consolidato e in miglioramento. Il modello di gestione delle catene di fornitura appare ancora tradizionale con un cambio di paradigma ancora lontano.
Per la maggior parte degli intervistati, gli obiettivi delle Operations sono focalizzati sulla differenziazione dalla concorrenza attraverso la qualità (87%) o l’innovazione di prodotto (86%). Seguono la riduzione dei costi del prodotto attraverso l’ottimizzazione dei processi e innovazione (83%) e la riduzione dei costi tout-court (60%).
Sostenibilità e digitalizzazione nelle Operations: aziende indietro
Anche in ambito sostenibilità non ci sono slanci importanti: il 75% del campione intervistato dichiara di aver investito meno del 5% sul tema della sostenibilità. Il 6% delle aziende ridurrà l’investimento in sostenibilità nel prossimo anno.
E la digitalizzazione? il 36% delle aziende si sente ancora a un livello definito basso: i Big Data sono implementati solo per 11,8% del campione analizzato, solo il 27% ha implementato il cloud computing, il 20% IoT, il 4% AI e Machine Learning. Solo il 5% utilizza algoritmi di AI per predire i consumi. Tutte le altre tecnologie (dai Big Data alla Blockchain, Augmented e Virtual Reality e Cybersecurity e altre) non sono implementate né si prevede di farlo.
Anche il reclutamento e il mantenimento delle persone sembrano rappresentare un limite: supply chain, manufacturing e digitalizzazione/IT sono le aree in cui le aziende registrano maggiori difficoltà nel reperire risorse qualificate. Anche in questo caso, ai livelli più bassi delle leve utilizzate per attrarre nuove risorse si trovano i nuovi strumenti orientati soprattutto al web, come Employer branding e Employer Advocacy.