Diventa sempre più pervasiva la scelta del Cloud nel nostro Paese. Nel 2022 il mercato ha superato i 4,5 miliardi di euro nel 2022, in crescita del +18% rispetto all’anno precedente. Numeri alimentati non solo dalle grandi aziende, ma anche dalle pmi dato che il 52 per cento utilizza almeno un servizio in Cloud.
È quanto emerge dalla fotografia scattata dall'Osservatorio Cloud Transformation, giunto alla sua dodicesima edizione e promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.
Tuttavia, ora il mercato sta affrontando le incertezze causate dalla grave instabilità geopolitica internazionale. L’allarme riguarda l'inflazione e la crisi energetica che impatteranno anche sul settore del Cloud.
«È fondamentale che si affermino logiche di ecosistema e di collaborazione tra istituzioni europee, governo italiano, filiera italiana dei servizi Cloud e aziende private. L'obiettivo è rispondere insieme alle difficoltà generate dall’attuale scenario economico», ha suggerito Alessandro Piva, Direttore dell’Osservatorio Cloud Transformation.
Dove investono le imprese
È il Public & Hybrid Cloud a evidenzia la dinamica di crescita più significativa, per una spesa di 2,95 miliardi di euro. Ciò significa +22% sul 2021.
All’interno del Public & Hybrid Cloud, i servizi PaaS (Platform as a Service) registrano la dinamica principale, raggiungendo il valore di 531 milioni di euro (+33% sul 2021), e si confermano la base per lo sviluppo e la modernizzazione delle applicazioni.
In termini di crescita, poi, c’è lo IaaS, che registra un +27%, per un totale di 1,15 miliardi di euro, con un’interessante dinamica degli strumenti per la gestione dei container. Infine il SaaS, in crescita del +14%, per un totale di 1,27 miliardi di euro.
Se si guarda alla spesa Public & Hybrid Cloud per settore, la fetta maggiore è rappresentata dal manifatturiero (26%), seguito da banche (21%) e telco & media (14%).
Tuttavia, il settore più promettente è fuori dall’attuale podio. «La Pubblica Amministrazione è l’ambito con più opportunità, grazie ai 715 milioni del PNRR a supporto della migrazione dei comuni», ha ricordato Piva.