Le misure e le risorse già messe in campo dal Governo italiano, la fine nel 2017 di una politica monetaria espansiva da parte della BCE, la maturazione delle tecnologie che possono sostenere lo sviluppo: sono questi i tre elementi che, secondo IBM, consentiranno il decollo dell’Industria 4.0 anche in Italia.
“E’ questo il momento di fare sistema e di favorire un vero e proprio salto culturale”, dichiara Enrico Cereda, amministratore delegato di IBM Italia, “perché le condizioni sul campo sono, a nostro avviso, irripetibili. Come seconda potenza manifatturiera d’Europa, l’Italia non può permettersi di sprecare altro tempo. Abbiamo bisogno di colmare il divario accumulato negli ultimi anni di crisi: penso al tessuto industriale, soprattutto alla piccola e media impresa, che dà linfa al nostro Made In Italy sul mercato globale. Noi lo conosciamo bene quel tessuto e sappiamo interpretarne le istanze di competitività e internazionalizzazione.”
Un impegno concreto
La potenza dell’Internet of Things, il Cloud, il Cognitive e l’Intelligenza Artificiale sono tutti additivi da mettere nel motore della ripresa economica, con un respiro progettuale che deve far leva su una veloce scalabilità delle scelte e delle soluzioni. Il tutto in un’ottica di ecosistema, di ‘innovazione aperta’ in cui gli attori del processo – aziende, partner, fornitori, università e startup – lavorano a stretto contatto in un rapporto di condivisione e di scambio continui.
IBM mette a disposizione del Paese una visione internazionale, best practice maturate in tutti i mercati e investimenti, sia in Europa sia nel nostro Paese, che hanno una sostanziale ricaduta in termini di innovazione. Basti ricordare il Watson IoT Centre di carattere globale appena aperto a Monaco di Baviera, il progetto di insediare in Italia il Watson Health Centre continentale e il Cloud Data center inaugurato in provincia di Milano nel giugno 2015.