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Scorrendo il dizionario Treccani, il termine 'diagnostico' indica “ogni composto chimico, ed eventualmente ormonico, adoperato in medicina come mezzo per formulare una diagnosi”, ovvero un “giudizio clinico che consiste nel riconoscere una condizione morbosa in base all'esame clinico del malato”. Tutto questo, traslato nel mondo dell'automazione, si traduce nella capacità di individuare le origini di un problema, anche latente, sulla scorta di specifiche indicazioni strumentali.
Al contrario, con il termine allarme, che deriva dal comando militare 'all'arme' (ovvero 'alle armi'), identifica la presenza di un pericolo, che richiede una reazione immediata.
Questa differenza deve essere bene nota, e adeguatamente considerata, quando si progetta un sistema Scada e, soprattutto, la parte di Hmi, ovvero l'interfaccia operatore.
La stessa Omac (Organization for Machine Automation and Control), nelle proprie linee guida, ha rimarcato la necessità che, a livello di visualizzazione, siano create modalità di comunicazione riconoscibili da qualunque professionista del settore, indipendentemente dalla sua specializzazione su uno specifico prodotto. Un'indicazione importante, soprattutto in virtù del fatto che, contrariamente a quanto avveniva in passato, negli ultimi anni i pannelli operatore sono divenuti sempre più essenziali. Abbandonate le grafiche fantasiose, caratterizzate da un impatto esteticamente gradevole, ma poco pratico, i nuovi Hmi sono sempre più improntati all'essenzialità e alla funzionalità, con un'attenzione specifica alla capacità di fornire elaborazioni grafiche dei valori numerici registrati. Si tratta di un'evoluzione significativa, sviluppata anche con il supporto di autentici esperti di comunicazione visiva, che hanno suggerito una progressiva eliminazione di tutti i dettagli non utili agli operatori. Questi ultimi, infatti, devono individuare, in tempi rapidi, le situazioni di loro interesse.
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