Malgrado il crescente inquinamento ambientale, l'impiego di processi di trattamento delle acque sempre più sofisticati permette alle aziende di settore di proporre forniture di elevata qualità. Un esempio concreto è arrivato dall'ultimo convegno di WaterAlliance, nel quale è emerso che “l’acqua del rubinetto dei territori della Water Alliance è tra le migliori d’Italia e tra le meno care d’Europa”. Un risultato reso particolarmente interessante dal fatto che a questi risultati hanno contribuito una serie di investimenti nelle tecnologie più moderne, con l'obiettivo dichiarato di migliorare la qualità del servizio, ma anche di affrontare tematiche quali accesso al credito, agenda smart, costi dell'energia e supporti informatici. Un processo lungo che porterà, nei prossimi cinque anni, le sette aziende di Water Alliance a investire 800 milioni di euro. Uno sforzo che si concentrerà in gran parte nella messa a norma di depuratori e fognature, per risolvere così il grave deficit infrastrutturale che vede ancora l’Italia sotto procedura di infrazione comunitaria”.
La creazione di questa aggregazione di aziende può inoltre rappresentare un interessante stimolo per altre realtà che operano nel settore. Water Alliance raggruppa infatti sette aziende pubbliche del servizio idrico lombardo, che garantiscono ogni anno oltre 500 milioni di metri cubi d’acqua a più di metà Lombardia, in 898 Comuni nei quali vivono 5 milioni e mezzo di persone. Il tutto a fronte di 24.727 km di rete di acquedotto e 2.733 pozzi. Mentre i depuratori sono 508, ai quali confluiscono quasi 20mila km di rete fognaria. I ricavi complessivi superano i 630 milioni di euro.
Le aziende della Water Alliance rappresentano i territori delle province di Bergamo (Uniacque), Milano (Gruppo CAP), Monza e Brianza (Brianzacque), Cremona (Padania Acque), Lecco (Gruppo Lario Reti), Lodi (SAL) e Pavia (Pavia Acque).
“Lo scopo della Water Alliance è fare squadra per trovare insieme le soluzioni ottimali alle esigenze di un territorio che cambia. Oggi non basta più portare nelle case acqua buona: la sfida è riuscire a farlo in modo sostenibile - spiega Alessandro Russo, presidente del Gruppo CAP e coordinatore della Water Alliance -. Le nostre aziende esaminano quasi 50mila campioni ogni anno, studiano ogni possibile fonte di inquinamento, costruiscono reti interconnesse, portano acqua di qualità dove c’è carenza, investono in nuove tecnologie e ricerca e sviluppo”.