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Investimenti in Digitale e Open Innovation per correre nel 2025

La sicurezza informatica resta la priorità per le imprese di ogni dimensione. A seguire, le più grandi investono in business intelligence, Big Data, AI e GenAI, mentre le PMI in migrazione Cloud e Industria 4.0. I dati degli Osservatori del Politecnico di Milano e di Anitec-Assinform.

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Gaia Fiertler

Nonostante l’incertezza economica, le aziende italiane confermano gli investimenti nel digitale, ritenuto essenziale per mantenere competitività. Per il 2025 si prevede un aumento dell’1,5% dei budget in ICT, in linea con il trend degli ultimi nove anni, anche se leggermente inferiore rispetto al 2023 (+1,9%). Alla crescita contribuiscono in particolare le piccole (+3,7%) e medie imprese (+4%), mentre sono più stabili le grandi.
 
Tra le organizzazioni più strutturate, la spesa digitale continuerà a concentrarsi su sistemi di Cybersecurity (57%) e soluzioni di Business Intelligence e visualizzazione dati (44%). Per la prima volta, al terzo posto si attestano le soluzioni di Artificial Intelligence, Cognitive Computing e Machine Learning (43%), in grande crescita come quelle di GenAI (39%), al quinto posto dopo i Big Data (41%).

Tra le PMI, invece, in pole position sempre la Cybersecurity (31%) per il 2025 e, al secondo posto, migrazione e gestione del Cloud (25%). Quindi applicazioni e tecnologie di Industria 4.0 (24%), software collaborativi (20%), Erp (20%) e connettività e 5G (18%), secondo gli Osservatori Startup Thinking e Digital Transformation Academy del Politecnico di Milano.

Open Innovation per favorire l’innovazione

Quanto all’Open Innovation, è ormai pratica diffusa per l'88% delle grandi aziende, confermando un trend positivo in costante aumento, mentre le PMI sono ferme al 31%. Le iniziative più adottate sono collaborazioni con università (72%), startup innovative (59%), hackathon e contest (30% e 32%).

In particolare, il 47% (301) di startup e PMI innovative attive come “digital enabler”, con almeno un addetto, sono specializzate in AI e Machine Learning (dati Anitec-Assinform 2024).

«Per accelerare lo sviluppo dell'AI è necessaria una strategia che integri tre elementi chiave: la diffusione di competenze digitali nell’ecosistema formativo, il potenziamento delle infrastrutture di calcolo avanzato e il rafforzamento delle partnership pubblico-private», raccomanda Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform.

Positivi anche i dati Anitec-Assinform su Digitale e AI

Nel prossimo triennio il mercato digitale italiano dovrebbe continuare ad aumentare, con una velocità in lieve crescita rispetto alla chiusura del 2024 (+3,4% sul 2023). A far correre il settore sono stati i servizi ICT (+8,2%), i contenuti e pubblicità digitale (+5%) e i software e soluzioni ICT (+4,2%), con la tecnologia Cloud in testa (+17,2%).

A fine 2025, si prevede che la spesa complessiva in prodotti, soluzioni e servizi digitali raggiungerà un valore di circa 84,5 miliardi di euro (+3,8%) e 91,7 miliardi di euro entro il 2027.

In particolare, il Cloud è trainato dal mercato dell'Intelligenza artificiale e della GenAI, che hanno una dinamica di forte crescita, con un valore consolidato 2023 di 674 milioni di euro (+55% rispetto al 2022). In particolare, l’AI generativa ha un’importanza strategica perché sta orientando le scelte di investimento delle imprese.

Le previsioni per il 2024 sono altrettanto positive per il mercato dell’AI, con una stima di +34,8% (909 milioni di euro) e 1,802 miliardi di euro nel 2027. Tuttavia, l’analisi condotta da Anitec-Assinform con il supporto di NetConsulting Cube e Infocamere evidenzia profonde disomogeneità strutturali. Come riporta l’ISTAT, le grandi imprese mostrano un tasso di adozione dell’intelligenza artificiale del 24,1%, mentre le PMI si fermano a un modesto 4,7%.

Investimenti in Digitale e Open Innovation per correre nel 2025 - Ultima modifica: 2025-01-21T13:07:31+01:00 da Gaia Fiertler