L’obiettivo è chiaro: diventare un polo italiano per l’intelligenza artificiale a supporto delle decisioni delle aziende, anche di quelle meno digitalizzate, rendendo loro accessibili le nuove. Così Vedrai, società fondata nel 2020 con soluzioni di Intelligenza artificiale a supporto del processo decisionale delle piccole e medie imprese, attraverso “agenti virtuali” (dai nomi suggestivi come James, Bob, Frank) che forniscono modelli previsionali sugli acquisti, il commerciale, il finance e la manutenzione predittiva, allarga ulteriormente la base di competenze e know-how con nuove acquisizioni che portano in dote competenze, tecnologie e una più estesa base clienti.
In questo modo, il Gruppo offrirà una gamma più estesa di soluzioni per favorire il processo di digitalizzazione delle piccole e medie imprese manifatturiere. L’accesso alla tecnologia e alle informazioni è infatti diventato essenziale per poter prendere decisioni consapevoli e assicurarsi un vantaggio competitivo anche per le imprese più piccole, tradizionalmente escluse dai processi di innovazione e spesso prive delle competenze e dei dati necessari per cogliere le opportunità dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie emergenti. Vedrai nasce proprio con la mission di democratizzarne l’accesso come supporto al business.
In particolare, con la controllata Indigo.ai, Vedrai renderà ancora più facile e immediata l’interazione con i propri agenti virtuali grazie a chatbot vocali, mentre con l’esperienza e le competenze del ramo d’azienda di data intelligence di Altea Federation creerà una maggiore cultura del dato nelle imprese e offrirà strumenti per la raccolta e l’organizzazione dei dati, che sono alla base delle elaborazioni di intelligenza artificiale.
Portare l'intelligenza artificiale nelle pmi, una missione possibile
«Per una tecnologia che mette i dati al centro, è fondamentale diventare una realtà di eccellenza per il loro trattamento, integrando il più possibile la filiera. Per noi è una missione portare l’AI anche alle pmi, perché adottare tecnologie all’avanguardia è ormai una necessità, non più una scelta. Le imprese non ancora pronte devono essere aiutate e l’operazione con Altea Federation rappresenta una pietra miliare in questa direzione e nel nostro processo di creazione di un polo italiano per l’intelligenza artificiale», commenta Michele Grazioli, presidente di Vedrai.
In particolare, con Altea Federation Vedrai ha creato la joint venture “Vedrai Data Intelligence”, che controlla al 51%. Altea Federation, che partecipa per restante 49%, è un gruppo specializzato in consulenza direzionale e informatica con trent’anni di esperienza nella system integration, con un fatturato 2021 di 140 milioni euro, 1.600 dipendenti e oltre 4.000 clienti. L’operazione si è concretizzata con l’incorporazione del ramo d’azienda di data intelligence di Altea Federation. La newco si configura così come uno dei principali player italiani in questo settore, con oltre 100 clienti e più di 50 addetti, con un fatturato complessivo per il 2022 stimato in oltre 6 milioni di euro.
Dalla raccolta del dato alla creazione di strategie efficaci
«La joint venture con Vedrai ci consente di convogliare oltre vent’anni di esperienza in questo campo verso un approccio ancora più integrato e innovativo, accompagnando il cliente dalla raccolta del dato fino alla generazione del massimo valore possibile dallo stesso. Vedrai e Altea Federation sono due mondi apparentemente molto diversi che, unendosi, creano una proposta di valore unica sul mercato, dove “descriptive” e “predictive”, insieme, sprigionano tutta la loro efficacia», commenta a sua volta Andrea Ruscica, Presidente e Strategy Lead di Altea Federation.
A guidare la newco sarà Fabio Pisoni, Ceo di Vedrai Data Intelligence. «La sfida che si prospetta è indubbiamente molto affascinante: le aziende che oggi non sono ancora preparate, potrebbero esserlo fra qualche anno, ma non sappiamo se e non sappiamo quando. Vedrai Data Intelligence nasce per sostenere queste aziende a raccogliere e valorizzare il proprio patrimonio di dati e a trasformarlo in informazioni strategiche facilmente accessibili e interpretabili, a partire dai servizi di Business Analytics e Financial Planning fino al Corporate Performance Management».
Oggi Vedrai, partita nel 2020 come startup innovativa di tre persone, conta 120 dipendenti ed è diventata in poco tempo un Gruppo con diverse società controllate, grazie a una politica di acquisizioni. Oltre a Indigo.ai e Vedrai Data Intelligence, controlla infatti Premoneo sul dynamic prizing e Fermai sulla manutenzione predittiva.
«Il vero problema è il cambio di paradigma nelle pmi, ma i vantaggi delle nuove tecnologie sono evidenti: riduzione costi, ottimizzazione delle risorse, migliori performance e un vantaggio competitivo nell’essere più veloci nelle decisioni. Fare rete tra noi è funzionale a creare un gruppo forte sul mercato con un’offerta completa», conclude Renato De Marco, Pre-sales Manager di Vedrai.