Con due diverse finestre attuative, è in partenza il secondo bando Ricerca & Innova di Regione Lombardia. La misura ha l’obiettivo di promuovere i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tra le piccole e medie imprese lombarde. Punta al rafforzamento del sistema competitivo regionale. L’intento è quello di supportare il tessuto imprenditoriale, allineando la produttività alle indicazioni della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3), nell’ambito degli otto ecosistemi dell’innovazione prioritari.
Il bando, la cui prima finestra aprirà il 26 ottobre 2023, è successivo, ma connesso a quello del 25 gennaio 2023. La disponibilità economica stanziata dalla Regione avrebbe dovuto garantire continuità alla misura, fino al 2027, attraverso l’apertura di sportelli periodici. E così è stato. Vediamo, allora, nel dettaglio, le caratteristiche e le tempistiche del nuovo bando.
Otto ecosistemi per l’innovazione tecnologica e digitale: chi può partecipare?
Il bando prevede due diversi step temporali, e la suddivisione delle risorse. Dei 27,2 milioni, un 50% sarà infatti allocato sulla prima finestra di presentazione delle domande, che si focalizza su quattro ecosistemi (Salute e Life Science, Nutrizione, Sostenibilità e Sviluppo sociale). L’altro 50% va sulla seconda, per ulteriori quattro ecosistemi (Manifattura avanzata, Connettività e informazione, Smart Mobility e Architecture, Cultura e Conoscenza). Nel caso in cui le risorse non siano utilizzate nella prima sessione, saranno riassegnate per lo step successivo.
Possono presentare domanda agevolativa le pmi (secondo la definizione normativa europea), regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci approvati. È necessaria una sede operativa in Lombardia alla data di presentazione della domanda. Sarà possibile però costituirla anche successivamente entro la stipula del contratto di agevolazione. Questo, pertanto, offre la possibilità di accedere al beneficio anche a imprese non lombarde. Ci sono poi dei requisiti prettamente finanziari da possedere.
Sono, in tutti i casi, escluse le aziende che operano in ambito fabbricazione, trasformazione e commercializzazione del tabacco e dei prodotti del tabacco, della pesca, dell’agricoltura, del carbone. Sono escluse anche molte altre, le cui attività corrispondono a codici specifici riportati nel bando (nella parte relativa ai soggetti beneficiari). Allo stesso modo, sono escluse le imprese in difficoltà, secondo la definizione europea e quelle non in regola con i contributi o la normativa antimafia.
Risorse e agevolazioni nel Bando Ricerca & Innova
Le risorse per il bando sono pari a 27,2 milioni di euro, finanziati con fondi provenienti dall’Asse I del PR-FESR 2021-2027 di Regione Lombardia. Nel dettaglio, il 40% è a valere sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), il 42% su risorse statali e il 18 su risorse regionali.
Ogni impresa potrà, cumulativamente, ricevere fino a 800mila euro. Una quota totale sotto forma di contributo a fondo perduto e una sotto forma di finanziamento agevolato – con un tasso annuo pari allo 0,5%, per una durata compresa tra i 3 e i 7 anni, e con una garanzia che varia a seconda della classe di rischio.
In linea generale, l’agevolazione copre, al massimo, l’80% delle spese ammissibili. Di queste, il 70% in finanziamento e il 10% in contributo. In alcuni casi specifici – ovvero qualora i soggetti beneficiari dimostrino, in sede di rendicontazione, di possedere certificazioni ambientali o energetiche – la percentuale del contributo può salire al 15. Il finanziamento scende al 65. I valori migliorano ulteriormente nel caso dei progetti green, quelli cioè che concorrono agli obiettivi del Green Deal Europeo, secondo la Strategia di Specializzazione Intelligente S3. Il 60% delle spese è finanziato e il 20% è offerto in contributo.
Ricerca industriale e sviluppo sperimentale, gli interventi finanziabili
L’agevolazione concessa dal bando servirà a coprire le spese per i programmi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, comprese anche le attività di innovazione o trasformazione digitale. I progetti andranno realizzati esclusivamente presso la sede operativa presente in Lombardia, nel rispetto del principio DNSH. Il tempo massimo per la realizzazione non può superare i 18 mesi, a cui si possono aggiungere ulteriori sei, con una giusta motivazione.
A mo’ di esempio, il bando fa riferimento ai costi per realizzare supercomputing, tecnologie quantistiche, tecnologie blockchain, intelligenza artificiale, Cloud, cybersecurity, Big Data. Sono quindi imputabili al calcolo complessivo le spese di personale (se impiegato sul progetto e funzionalmente alle ore lavorate), quelle per strumentazioni e attrezzature solo nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati, i costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze, i brevetti e altre spese generiche (entro certi limiti).
L’importo delle spese agevolabili non può essere inferiore a 80mila euro. Non può superare il 15% dei ricavi delle vendite e delle prestazioni dell’impresa, secondo una media degli ultimi due bilanci approvati. Le operazioni di acquisto andranno effettuate solo dopo la presentazione della domanda. Tutte le transazioni dovranno risultare tracciabili.
Le due finestre attuative del Bando Ricerca & Innova
Il bando prevede due finestre attuative temporali. La prima aprirà alle ore 10:30 del 26 ottobre 2023 con chiusura alle ore 15:00 del 16 novembre 2023. Alla seconda si potrà accedere dalle ore 10:30 del 18 gennaio 2024, fino alle ore 15:00 del 2 febbraio 2024. A partire dalle due suddette date, sarà possibile presentare la domanda esclusivamente on-line sull’apposita piattaforma, nella sezione “Accedi”.
Una volta ricevuta l’istanza, il soggetto gestore della misura, ovvero Finlombarda S.p.A, procederà con una istruttoria formale e di merito, in base a una procedura a graduatoria, in un arco temporale non superiore a 180 giorni, data la complessità dell’analisi progettuale. È prevista una valutazione tecnica, tenendo in conto le priorità degli ecosistemi. Il giudizio sarà infatti frutto di più variabili. Tra queste, la qualità progettuale dell'operazione (considerando la sostenibilità e la potenzialità), il grado di innovazione, le capacità organizzative tecniche e gestionali e la solidità economica e finanziaria.
Sono previste delle premialità, funzionalmente alla componente femminile e giovanile, alla sostenibilità ambientale e all’appartenenza a uno dei Cluster Tecnologici Lombardi (). Una volta accordata l’erogazione, questa verrà concessa in due tranche, con un anticipo e un saldo, previa verifica di una serie di condizioni, tra cui l’assenza di un ordine di recupero di crediti specifici.