In occasione dell'Open House di Comau “Competenze e Innovazione”, organizzata in luglio, l'azienda ha aperto le porte del suo stabilimento di Grugliasco. Ha accolto partner, integratori e clienti.
Durante l'Open House, gli esperti di Comau hanno mostrato, attraverso varie applicazioni, come le ultime novità tecnologiche introdotte dall’azienda abilitino processi produttivi sempre più efficienti e sostenibili, nei mercati più diversi.
Con oltre 50 anni di esperienza, 12 stabilimenti e 3.700 dipendenti nel mondo, Comau ha confermato, durante l’Open House, l'impegno nello sviluppo di soluzioni di automazione avanzata per molteplici settori industriali. Si va dall’automotive alla logistica, dall’alimentare al farmaceutico, alle energie rinnovabili e navale. Oggi il gruppo conta 30mila macchine installate nel mondo e oltre 250 progetti gestiti in media ogni anno.
“Il nostro impegno va oltre la semplice fornitura di prodotti. Prosegue in una collaborazione strategica con il cliente. Si concretizza anche nello studio di progetti custom e nell’assistenza a livello locale di ogni esigenza applicativa”. A dirlo è stato Paolo Zola, Responsabile Customer Management Extended Europe della divisione Advanced Automation Solutions di Comau, in apertura di evento.
Le tecnologie all'Open House Comau: i robot della S-Family
Da un punto di vista tecnologico, protagonisti dell’Open House sono stati prima di tutto i nuovi robot a sei assi della Famiglia S. Questi robot erano stati presentati per la prima volta a Chicago, lo scorso maggio, ad Automate 2024, l'evento fieristico nordamericano dedicato all'automazione.
Caratterizzati da alta velocità ed elevata efficienza energetica, i robot S-Family sono disponibili in due modelli, con payload di 13 kg e reach di 1.960 mm (modello S13) e di 18 kg e reach di 1.730 mm (modello S18).
Fra le peculiarità della Famiglia S, Giovanni Di Stefano, Responsabile dell’Ingegneria della Divisione Advanced Automation Solutions (AAS) di Comau, ha messo in evidenza alcuni aspetti distintivi. Ha parlato dell’integrazione spinta del cablaggio del robot e del polso cavo IP68, resistente ad acqua e polvere, con allestimenti arco e Gigabit integrati.
Si è poi soffermato sull’ottimizzazione dei consumi energetici, in linea con Industria 5.0, grazie alla riduzione del peso complessivo del robot. Ha ricordato poi la presenza del protocollo Ethernet integrato nel modello base. Infine, ha sottolineato il montaggio multiplo (pavimento, parete, soffitto).
“I robot S13 e S18 sono progettati per applicazioni di saldatura ad arco, movimentazione, assemblaggio generale. Sono ideali anche per applicazioni specifiche nel food & beverage, nella produzione fonderie, autovetture e batterie. Si distinguono per precisione, ripetibilità e velocità”, ha segnalato Di Stefano.
Dalla robotica ai sistemi di visione intelligenti grazie all'AI:
Oltre ai robot S-Family, all’Open House i partecipanti hanno potuto conoscere le caratteristiche di altre innovazioni tecnologiche di Comau. Un esempio è MI.RA/OnePicker (nella foto di apertura), la nuova soluzione di visione per prelievo pezzi potenziata grazie agli algoritmi di AI.
Progettata per prelevare autonomamente vari oggetti spostati in modo casuale da uno stesso contenitore, MI.RA/OnePicker può calcolare la posizione di prelievo in pochi secondi. E lo fa senza ricorrere all’assistenza basata su cad o a informazioni pregresse su dimensione, forma o colore degli oggetti da prelevare.
"MI.RA/OnePicker può risolvere problematiche in applicazioni critiche come la quelle in presenza di oggetti molto sottili o con superfici estremamente riflettenti", ha spiegato Simone Panicucci, Head of Cognitive Robotics di Comau. "Il fatto che Comau abbia sviluppato poi il software internamente, ci permette di realizzare in modo semplice e veloce eventuali interventi di personalizzazione su richiesta dei clienti".
Il robot collaborativo Racer-5: zero rischio di contaminazione
Sotto i riflettori dell’Open House anche il “piccolo” collaborativo Racer-5 SE (Sensitive Environments), che già aveva debuttato in giugno al "The Battery Show Europe" di Stoccarda. Il robot presenta payload massimo di 5 kg e reach di 630 o di 800 mm. Il Racer-5 SE è certificato MOCA (Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti) e ISO-6 Cleanroom.
Il Racer-5 SE è stato progettato per l’impiego ottimale anche in presenza di polveri o altri agenti chimici aggressivi. Questo assicura la massima riduzione di rischio di contaminazione, quindi lo rende adatto a contesti come la produzione chimica, farmaceutica e alimentare.
Full immersion di robotica Comau durante la visita del plant produttivo di Grugliasco
La visita nell’area produttiva di Grugliasco è stata poi l’occasione per "testare" sul campo le principali soluzioni di robotica indossabile Comau, MATE XT e XB. In questo modo, i partecipanti hanno sperimentato gli esoscheletri per la parte superiore e inferiore del corpo, apprendendo come essi migliorino il benessere dei lavoratori.
Tra le demo previste, c'era anche quella di in.Grid. Si tratta di una piattaforma digitale per lo scambio e il monitoraggio di dati, in un'ottica di manutenzione predittiva.
"La piattaforma in.Grid è in grado di raccogliere dati dalle linee di produzione", ha detto Armando Gallo, Cloud Engineer di Comau. "Permette di ottimizzare ed efficientare le prestazioni a livello di linea, macchina, stazione o singolo device, in termini di disponibilità, performance e qualità. Oltre a una raccolta dati unificata, la piattaforma abilita infatti anche un'analisi OEE e il monitoraggio puntuale degli allarmi".
Alfio Minissale, EU Project Manager di Comau, ha invece presentato ai partecipanti il prototipo Airskin, il robot dalla "pelle sensibile". Con questo prototipo, Comau ha mostrato la portata innovativa di un rivestimento particolare per i robot, costituito da sensori di pressione distribuiti lungo la superficie esterna del robot. "Questa pelle potenzia gli aspetti di safety, in particolare gli eventuali arresti di sicurezza durante il funzionamento", ha detto Minissale. "Apre senz'altro nuove opportunità di co-esistenza degli operatori e delle macchine all'interno degli spazi produttivi".
Quando dei robot assemblano altri robot
D'impatto, durante il tour al plant produttivo di Grugliasco, è stata anche la visita alla linea di assemblaggio automatizzata dove alcuni robot Comau stavano assemblando altri robot Comau della famiglia N-220. Ci ha accompagnato nell'area Fabio Nicolò, responsabile Progettazione Meccanica Team Advanced Automation Solutions (AAS) di Comau. "Il progetto di questa linea di assemblaggio per gli N-220 è iniziato circa quattro anni fa".
I robot N-220, antropomorfi con architettura modulare, capacità di carico da 220 kg, cinematica diretta e calibrazione assoluta, sono stati lanciati da Comau nel 2022.
"In questa linea abbiamo scelto di semplificare, automatizzando, le fasi di assemblaggio del robot (montaggio, avvitatura), seguendo una logica di integrazione per sottogruppi/unità standard. Abbiamo ridotto le complessità meccaniche, migliorato le fasi di test e le prove di tenuta, con un'ottimizzazione strutturale di tutti i componenti".
"Abbiamo così ottenuto un prodotto che migliora l’automazione di aziende di qualunque dimensione. Il robot N-220 è versatile e facile da integrare. Presenta ripetibilità e tempo ciclo alti, grazie all’utilizzo di algoritmi di movimento avanzati. Può essere utilizzato in diverse applicazioni, saldatura, manipolazione materiali, lavorazioni continue tipo stampa 3D e incollaggio".
Innovazione, oltre la robotica industriale
All'Open House di Grugliasco ci è apparso chiaro come l’innovazione e l’automazione avanzata di Comau ormai escano dai confini della robotica industriale. Per spaziare verso la machine vision, l'intelligenza artificiale, il software e l'IIoT.
Questo dimostra che l’azienda è definitivamente pronta a mettere a disposizione di clienti, partner e system integrator soluzioni standard o customizzate in grado di soddisfare a 360 gradi le esigenze più diverse, in molteplici mercati industriali.
