Sono le applicazioni sviluppate per Android e Mac, nate nell’ambito consumer, che stanno diventando sempre più diffuse anche nelle aziende per un uso professionale.
App per gestire, visualizzare il funzionamento e le eventuali anomalie, inviare comandi, verificare parametri e attivare interventi da remoto. Nel corso degli ultimi anni l’evoluzione degli smartphone, dei tablet, dei sistemi e delle reti di comunicazione ha reso sempre più facile garantire un monitoraggio costante di impianti e processi industriali a distanza grazie alla possibilità di accedere in tempo reale a una grande quantità di dati. Questa evoluzione è stata contrassegnata da due importanti tendenze: da una parte gli investimenti in innovazione hanno portato alla creazione di device sempre più potenti con interfacce grafiche rapide e intuitive da utilizzare grazie ai sistemi touchscreen; dall’altra la possibilità di archiviare e condividere le informazioni facilmente ha favorito gli investimenti e la diffusione di applicazioni per mobile. La prospettiva sarà quella di un uso sempre più diffuso di smartphone e tablet: secondo alcune stime questi dispositivi raggiungeranno gli stessi numeri di utilizzo che oggi hanno i computer portatili nelle imprese. Esistono però anche dei timori e delle criticità legate all’impiego professionale dei sistemi mobile. Nello specifico i principali limiti nell’impiego su larga scala di queste tecnologie sono legati alla sicurezza, all’accesso alle reti aziendali e alla protezione dei dati societari riservati. La sfida è trovare il giusto equilibrio tra la maggiore produttività che si può ricavare dall’impiego di queste tecnologie e la gestione dei rischi, bilanciando costi e benefici.
Mobile management
Al supermercato, sulle riviste e sui depliant ma sempre di più anche su buona parte dei prodotti che acquistiamo è presente un QR Code che consente attraverso l’impiego dello smartphone di accedere a dati e informazioni specifiche su quel bene o sull’azienda. Questi sistemi che negli ultimi anni hanno avuto un rapido sviluppo nell’ambito consumer, stanno diventando sempre più diffusi anche nella vita professionale. I termini “enterprise mobility” e “engineering mobility” fanno ormai parte del dizionario aziendale quotidiano perché grazie all’evoluzione delle reti e dei sistemi informativi è possibile accedere sempre e ovunque ai propri documenti, condividere i dati raccolti e archiviati grazie ai servizi di cloud. Questa tendenza riguarda anche chi opera nell’automazione: ingegneri e tecnici, sfruttando le infrastrutture Wi-Fi e GPRS possono tramite i supporti mobile monitorare il funzionamento di un processo o un impianto. Accedendo da remoto è possibile verificare le operazioni in corso e intervenire in maniera tempestiva in caso di malfunzionamenti o fermi non previsti. Inoltre in caso di anomalie, collegando una telecamera, è possibile visualizzare sul proprio smartphone le immagini sul luogo in cui si è verificata la criticità, raccogliere i parametri e attivare online le misure per risolvere il problema. Grazie a questi strumenti un team di lavoro può davvero svolgere attività di controllo in modo efficiente: attivando un sistema di alert in caso di disfunzioni l’anomalia viene segnalata direttamente con un messaggio sul cellulare, riducendo così i tempi e i costi correlati ai fermi non previsti, con un impatto positivo sulla produttività complessiva del sistema. Della maggiore diffusione di queste tecnologie potranno beneficiare molti settori, soprattutto quelli in cui la produzione di un bene o l’erogazione di un servizio avviene 24 h su 24. Inoltre il poter avere sempre a disposizione dati in tempo reale consentirà di migliorare anche le funzioni di prevenzione e manutenzione, consentendo una gestione ottimale che coniuga le necessità tecniche con quelle economiche e le richieste di un mercato attento al raggiungimento della massima efficienza.
Visualizzare, monitorare, intervenire
Dall’agricoltura alle energie rinnovabili, dal settore siderurgico agli oleodotti. Si allunga ogni giorno la lista dei potenziali settori che potrebbero beneficiare dell’evoluzione dei moderni sistemi di comunicazione. La parola chiave di questo processo è “digital integration” che riassume la tendenza degli ultimi anni che ha portato alla progressiva creazione di sistemi interconnessi tra sensori, reti wireless e dispositivi mobile. Per poter beneficiare di questi moderni sistemi occorre però che le aziende si dotino di piattaforme e infrastrutture avanzate e applicazioni per i dipendenti sviluppate sulle specifiche esigenze in rapporto al settore produttivo, al sistema o impianto da monitorare, al ruolo e alle competenze di chi avrà diritto di accedere alle informazioni riservate. Tutte le applicazioni prevedono, infatti, la possibilità di attivare un profilo personale, configurando parametri e funzionalità personalizzate. Come potrebbe dunque funzionare un’app che gestisce un ambiente di lavoro intelligente e automatizzato? I dati raccolti dai sensori posizionati sugli impianti o sui macchinari vengono raccolti ed elaborati da potenti software e resi accessibili tramite Web brower, smartphone o tablet. Tramite l’accesso a moduli di management è possibile organizzare e gestire il tracciamento delle attività da svolgere sugli impianti. Le piattaforme più avanzate consentono anche di operare e monitorare tramite lo smartphone più macchinari contemporaneamente. Per esempio, in un impianto eolico o fotovoltaico si può intervenire sul funzionamento di un’intera centrale. Sul display è possibile visualizzare in ogni momento lo stato dei macchinari e dei processi automatizzati, se ci sono degli alert, dei messaggi di errore o dei blocchi nel funzionamento operativo oltre alle statistiche sui consumi di energia e acqua, sulla temperatura raggiunta, sulla potenza impiegata ecc…L’interfaccia utente consente di visualizzare le configurazioni e i parametri dei vari macchinari o dei singoli componenti in maniera rapida e intuitiva. Cliccando poi su ogni singolo elemento è possibile aprire una scheda di riferimento per analizzare i dettagli, i dati analitici, lo storico e visualizzare, in base ai dati raccolti fino a quel momento, il grafico sull’andamento della giornata o dell’arco temporale che viene impostato. La modalità di accesso alle informazioni può essere pre determinata: ci possono essere utenti che hanno la possibilità di accedere ai dati in sola lettura e altri profili a cui possono essere associati vari livelli di operatività. Nel caso occorra attivare interventi urgenti la piattaforma è in grado di smistare i compiti in base ai livelli competenza e ogni tecnico visualizzerà sul proprio smartphone una lista di priorità da seguire. Ma mano che le criticità vengono risolte i device di tutti gli utenti abilitati a ricevere le informazioni si sincronizzano sul nuovo stato di funzionamento del sistema.
Analisi predittiva e interventi di manutenzione
Uno dei principali vantaggi nell’impiego di questi moderni sistemi di comunicazione è la possibilità di poter visualizzare in qualsiasi momento situazioni potenzialmente pericolose e di intervenire in maniera tempestiva prima che ci siano degli allarmi specifici, per esempio tramite strumenti di calcolo che consentono di visualizzare lo scostamento tra la produzione attesa e quella reale. In caso, invece, di situazioni critiche la piattaforma Web invia email e sms per segnalare la situazione. Ora per ora tutti i dati sul funzionamento dei processi vengono archiviavi e in qualsiasi momento tecnici e manutentori possono accedere allo storico, aggiungere informazioni sugli interventi eseguiti e condividerle con i colleghi del turno successivo per esempio nella gestione di una rete elettrica, di un gasdotto o una catena di montaggio.
La tutela della proprietà intellettuale
Se da una parte l’impiego dei sistemi mobile in ambito professionale può rendere la gestione del lavoro più tempestiva ed efficiente, soprattutto in impianti con un elevato grado di automazione dove la rapidità degli interventi si traduce in una maggiore produttività, dall’altra occorre che il sistema sia configurato in modo tale da garantire diversi livelli di accesso alle informazioni per garantire una gestione sicura dei dati aziendali sensibili. Uno dei timori che potrebbe frenare le imprese nel favorire l’utilizzo da parte dei dipendenti dello smartphone per lavorare in remoto è il rischio che possa essere smarrito o rubato e che quindi altre persone possano entrare in possesso d’informazioni aziendali riservate. Per ovviare a questo problema sono già stati sviluppati sistemi che consentono il blocco o la cancellazione da remoto dei dati oppure soluzioni che permettono solo di visualizzare le informazioni e non di conservarle, grazie a un client virtuale. Ma la questione della tutela della proprietà intellettuale riguarda anche l’accesso alla rete: è importante che siano attivati piani di sicurezza per far sì che solo il personale autorizzato possa entrare nel sistema aziendale avendo accesso alle rispettive aree di competenza. Una soluzione per garantire un accesso protetto è l’impiego di una rete privata virtuale (VPN) che fornisce un unico punto di ingresso. Mentre per il trasferimento e la condivisione dati attraverso sistemi mobile sono disponibili soluzioni avanzate che consento di criptare le informazioni in modo che la comunicazione tra i dispositivi avvenga in maniera sicura. Ancora da approfondire, invece, la possibilità che eventuali virus o pericoli possano, attraverso l’impiego di cellulari o tablet, diffondersi ai sistemi operativi delle aziende. Il rischio sembra essere limitato perché i dispositivi mobile e il computer hanno architetture diverse. Secondo gli esperti è difficile prevedere ciò che gli utenti fanno con i loro dispositivi, e come questi supporti possano rappresentare una porta d’ingresso alla rete aziendale, diventando una minaccia per la sicurezza. Inoltre le stesse minacce che affliggono i sistemi operativi informatici tradizionali potrebbero influenzare smartphone, attraverso la ricezione di e-mail, giochi, screen saver, messaggi istantanei o il reindirizzamento su siti pericolosi. L’ideale per contenere i possibili danni è che l’IT di ogni azienda si doti di alcune linee guida, per esempio obbligando i dipendenti ad attivare sul proprio smartphone password complesse con vari livelli di accesso.