Il meccanotessile italiano recupera e si assesta ai livelli pre-Covid. Lo rivelano i numeri 2021 presentati nel corso dell’Assemblea annuale di Acimit, l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchinari per l'Industria Tessile.
In particolare, la produzione italiana ha espresso un valore di 2.388 milioni di euro, +35% sul 2020 e +5% sul 2019. Le esportazioni complessive sono state pari a 2.031 milioni di euro, +37% sul 2020 e +9% sul 2019.
I risultati non cancellano, però, gli ostacoli che le aziende devono ancora affrontare. Ai freni della pandemia si sommano ora quelli connessi al conflitto russo-ucraino.
Il futuro del meccanotessile è 4.0
Due i capisaldi su cui Acimit punta per sostenere il comparto del meccanotessile del Paese: digitalizzazione e sostenibilità.
Il percorso di digital transformation ha già portato numerose realtà del settore a una rivisitazione del processo produttivo, rendendolo più efficiente e più economico.
Il digitale avanza a passo deciso nella filiera del meccanotessile, dove sempre più spesso si parla, ad esempio, di Internet of Things per connettere l’ecosistema aziendale, di algoritmi di machine learning applicati alla produzione, di manutenzione predittiva, di Cloud per la gestione integrata dei vari reparti.
Non a caso Acimit ha puntato con decisione sul progetto Digital Ready, con cui vengono certificate le macchine italiane che adottano un set comune di dati con lo scopo di facilitare l’integrazione con i sistemi operativi (Erp, Mes, Crm…) delle aziende clienti.