Sono dati particolarmente positivi quelli che arrivano dalle anticipazioni di Farmindustria che, nel 2017, ha stimato una produzione di settore pari a 30 miliardi, con una crescita del 18% rispetto all'anno precedente. Questo significa che, in Europa, le aziende farmaceutiche italiane sono oggi al secondo posto, alle spalle della Germania. Ma proprio l'elevato tasso di crescita apre la concreta possibilità che, nel corso di quest'anno, le imprese tedesche vengano superate da quelle italiane. Un auspicio ribadito, in occasione della presentazione dei dati, da Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria.
Interessante rimarcare anche il fatto che, a fronte del fatturato di 30 miliardi di euro, ben il 71% è frutto dell'export, una conferma dell'elevata qualità raggiunta dalle aziende italiane. Infatti il 25% dell'intera produzione europea di farmaci proviene dagli impianti attivi in Italia.
Simili risultati sono frutto di un lungo cammino di crescita, reso possibile da investimenti sulle tecnologie più innovative, che hanno permesso, negli ultimi sette anni, di raggiungere una crescita della produzione pari al 21%, mentre l'export è cresciuto del 73%.
Particolarmente interessante è anche il dato relativo alla produzione di farmaci conto terzi, il cui valore è pari a 1,7 miliardi di euro, superiore rispetto a quello della Germania (1,5 miliardi) e della Francia (1,4 miliardi).
Secondo i dati di Farmindustria, nel nostro Paese sono oggi attive oltre 200 aziende, per un totale di oltre 64mila addetti, il 90% dei quali laureati e diplomati e con una significativa presenza di donne (il 44% del totale). Si tratta, quindi, di un settore fondamentale perché, oltre agli addetti diretti, crea un indotto stimato in altre 66mila persone e oltre 6mila persone addette alla Ricerca & Sviluppo.
Sempre secondo i dati resi noti da Farmindustria, le imprese del farmaco sono già all’avanguardia nella digitalizzazione dei processi produttivi. Da tempo utilizzano infatti software per la gestione integrata della fabbrica, logistica intelligente, tecnologie di additive manufacturing (ad esempio la stampa 3D) o di prototipazione virtuale. Una predisposizione all'innovazione che, necessariamente, continuerà anche nel prossimo futuro.