Gli interventi rientrano nell’ambito del PNRR, con lo stanziamento di risorse destinate alla creazione, sviluppo e consolidamento di imprese guidate (principalmente) da donne, in linea con la Missione 5 “Inclusione e coesione”.
Con la competenza economica del MiSE, e la gestione operativa di Invitalia, alle ore 10:00 del 19 maggio si apriranno contemporaneamente i tre sportelli on line, e sarà quindi possibile inviare le domande per accedere agli incentivi.
Cento milioni per Smart & Start
I primi 100 milioni di euro sono destinati a Smart & Start Italia, l’incentivo del MiSE che sostiene la nascita e creazione di startup innovative, di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi: la misura finanzia progetti compresi tra 100mila e 1,5 milioni di euro, destinati all’acquisto di beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale.
Possono accedere all’agevolazione anche team di persone fisiche, intenzionate a costituire una startup innovativa in Italia. La misura è aperta anche a imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.
Il progetto imprenditoriale dovrà presentare una delle tre caratteristiche indicate: essere caratterizzato da un significativo contenuto tecnologico e innovativo o, in alternativa, essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’IoT. Infine (opzione numero 3) l’investimento potrebbe essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.
ON: si rifinanzia lo sportello
La misura “ON-Oltre Nuove imprese a tasso zero” nasce come incentivo per donne e giovani under 35 che avviano un progetto imprenditoriale sul territorio italiano. Lo sportello è stato aperto il 24 marzo con una dotazione di 150 milioni di euro – prontamente esauriti.
Il MiSE quindi rifinanzia la misura con 100 milioni di euro, destinati però solo all’imprenditoria femminile: micro e piccole imprese composte in prevalenza da donne residenti su tutto il territorio nazionale. Il requisito della “prevalenza” si traduce nel 51% delle quote, per le società di capitali, o nella maggioranza dei componenti, per le altre tipologie.
I progetti d’impresa dovranno realizzare nuove iniziative o sviluppare e ampliare attività già esistenti, nei settori manifatturiero, dei servizi, del commercio e del turismo.
Al Fondo impresa femminile, 200 milioni
L’ultimo incentivo MiSE, in partenza il 19 maggio, è il Fondo impresa femminile, con una dotazione pari a 200 milioni di euro. A maggio partono le domande per le newco (costituite da meno di 12 mesi) mentre per le più “adulte” la deadline è il 7 giugno.
È una misura che sostiene la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne, e si realizza attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Si chiamano imprese femminili ma non è vietata la presenza di soci o amministratori uomini. Il requisito del genere si traduce in una maggioranza: cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie; società di capitale con soci e management donne, per almeno i due terzi; imprese individuali con titolare donna o lavoratrici autonome con partita IVA.
Con la liquidità, le imprese affronteranno le spese relative a programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo.
Finanziamento agevolato e contributi a fondo perduto
Smart&Start offre un finanziamento a tasso zero, senza garanzia, da restituire in 10 anni; copre l’80% delle spese ammissibili – e può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne, o se uno dei soci è un PhD che lavora all’estero, disposto a rientrare in Italia. Per alcune regioni del Mezzogiorno, è previsto un contributo a fondo perduto pari al 30%.
Per la misura ON è previsto un finanziamento a tasso zero e un contributo a fondo perduto: le spese possono arrivare fino a 3 milioni di euro, coprire fino al 90% del totale. La restituzione avviene in dieci anni. Inoltre, è anche possibile richiedere un contributo, non superiore al 20% delle spese, per coprire le esigenze di capitale circolante (acquisto di materie prime e servizi utili allo svolgimento dell’attività d’impresa).
Il Fondo impresa femminile presenta un’agevolazione che varia in base alla data di costituzione, distinguendo tra newco (under 12 mesi o libera professionista) e imprese attive da più di 12 mesi. Nel primo caso il contributo a fondo perduto arriva anche fino all’90%; nel secondo caso l’agevolazione diventa “mista”, con una parte non restituibile (50%, a fondo perduto) alla quale si affianca un finanziamento a tasso zero (50%).
Smart & Start, ON e Fondo impresa femminile: quali obblighi?
Le misure agevolative a valere sulle risorse del PNRR, per tutta la durata del programma di investimento prevedono una serie di obblighi, a carico delle imprese femminili beneficiarie. Tra i vari, vale sempre il rispetto del principio DNSH, in conformità con la legislazione ambientale UE.
Un ulteriore obbligo riguarda i tempi di realizzazione delle attività progettuali – che dovranno essere tempestivamente avviate – e la gestione in contabilità separata, informatizzata e tracciabile, per distinguere l’uso delle risorse agevolative da quelle proprie.
È sempre richiesta l’adeguata conservazione della documentazione progettuale, prontamente a disposizione di Invitalia, qualora necessario: è inoltre fondamentale che il programma venga sempre attuato nel rispetto di tutte le norme comunitarie e nazionali, con riguardo alla trasparenza, non discriminazione e promozione dei giovani.
Come presentare la domanda per Smart & Start, ON e Fondo impresa femminile
La domanda si presenta solo on-line sulla piattaforma di Invitalia. Per potervi accedere è necessario essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE): una volta entrati, sarà possibile scegliere una delle tre misure agevolative nella pagina “elenco incentivi”. Nelle diverse sezioni, quindi, si potrà compilare direttamente la domanda, caricando il business plan e i diversi allegati richiesti, come da diversi modelli messi a disposizione sul sito Invitalia.