Secondo un recente studio di Frost & Sullivan, gli OLED supereranno tutte le altre tecnologie utilizzate per lighting e display, passando da un volume di 1,9 miliardi di dollari del 2011 a quasi 7,5 miliardi nel 2016, soprattutto per merito degli OLED a matrice attiva (AMOLED). Tra le motivazioni tecnologiche evidenziate nel rapporto, il fatto che gli OLED, in quanto luminescenti, sono cinque volte più sottili degli LCD convenzionali e non necessitano di illuminazione in background, da cui minori consumi. Altro plus quello di un maggior contrasto e di un più ampio “viewing angle” con migliore visualizzazione anche al variare delle condizioni di luce. Tra i mercati che piloteranno maggiormente il mercato degli OLED sono citati telecamere digitali, display per autoradio, smartphone, orologi, e questo in attesa di prossime evoluzioni tecnologiche che apriranno alla possibilità di realizzare schermi più grandi, con ingresso nel mondo della TV, ma anche dei notebook e di altri dispositivi consumer. Ma tra i difetti degli OLED va ricordata la sensibilità all’umidità tipica dei materiali organici, il che impone l’utilizzo di schermi protettivi che per ora rappresentano un aggravio come costi e realizzazione del prodotto finito.