Senza innovazione sarà difficile rafforzare e rendere competitivo il sistema produttivo italiano. Un sistema oggi più che mai impegnato ad affrontare le sfide della transizione digitale, anche in ambito europeo e globale. Alla luce di questa premessa, il Governo, attraverso il MiSE, spinge sulle imprese innovative e opera attraverso l’immissione di liquidità, che assume le forme più variegate.
In questo modo, punta a trasferire lo sviluppo tecnologico dal mondo della ricerca al comparto industriale. Questo obiettivo si realizza grazie alla sperimentazione, all’utilizzo e alla diffusione di due tra le maggiori soluzioni innovative: l’intelligenza artificiale e la blockchain.
Il Decreto interministeriale relativo al Fondo per IA, Blockchain e IoT
Lo scorso 31 gennaio è stato pubblicato in GU, il Decreto interministeriale del MiSE che stabilisce i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse di un Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, Blockchain e Internet of Things.
Vengono così definiti sia la struttura organizzativa del Fondo che le modalità di attuazione degli interventi. Si opera per promuovere la competitività e la produttività del sistema imprenditoriale italiano attraverso progetti di ricerca e innovazione tecnologica legati al Piano Transizione 4.0. La misura agevolativa, infatti, punta sulla crescita dei processi di innovazione digitale - in modo “intelligente, sostenibile e inclusivo”, alla luce delle disposizioni europee.
Gli obiettivi del Fondo per IA, Blockchain e IoT
Il Fondo finanzia i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione da realizzare nelle aree strategiche italiane, funzionalmente all’incremento dell’Intelligenza Artificiale, della Blockchain e dell’Internet of Things. Promuove le iniziative competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi.
Allo stesso modo, sono finanziate anche le attività di supporto operativo e amministrativo utilizzate per la realizzazione dei progetti. In particolare, gli interventi del Fondo sono destinati al sostegno dello sviluppo tecnologico e digitale dell’economia. Potenziano la capacità di innovazione del sistema produttivo. Operano per aumentare la diffusione di IA, Blockchain e IoT in ambito territoriale, nel comparto pubblico e privato.
Le agevolazioni previste dal Fondo
La dotazione del Fondo, con iniziali 45 milioni di euro, può essere ulteriormente incrementata attraverso i contributi volontari da parte di enti, associazioni, imprese o singoli cittadini. Allo stesso modo, ci potrà essere un’integrazione con risorse nazionali, regionali o comunitarie.
In che modo, allora, vengono erogati i benefici? L’intervento del Fondo assume più forme. Sono infatti previste diverse tipologie di agevolazioni: finanziamento agevolato, contributo in conto impianti, in conto capitale, contributo diretto alla spesa e in conto interessi, infine, partecipazione al capitale di rischio (venture capital).
Il ruolo di Infratel
Nell’ambito del Fondo c’è una suddivisione di ruoli: il Ministero attiva gli interventi ed opera come “amministrazione vigilante”. Le funzioni, invece, di gestione sono affidate a Infratel (Infratel Italia, Infrastrutture e Telecomunicazioni per l’Italia S.p.A). La società in-house del MiSE opera nel settore delle telecomunicazioni e fa parte del Gruppo Invitalia. Infratel è lo stesso soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo.
La società si occupa della coordinazione degli interventi, con un supporto operativo e amministrativo, effettuando l’istruttoria ed erogando le somme ai beneficiari. Assiste anche le imprese, con un sostegno tecnico, specialistico e operativo.
Infratel svolge, inoltre, attività di promozione e di sensibilizzazione, finalizzate alla diffusione delle opportunità offerte dal Fondo. Il suo ruolo diventa rilevante per le imprese interessate, considerando che collega i diversi settori di ricerca.
I criteri di valutazione dei progetti
Annualmente le risorse vengono trasferite dal MiSE a Infratel. Infratel erogherà i benefici dopo aver proceduto con l’istruttoria e la scelta dei soggetti meritevoli, a propria discrezione. I progetti presentati saranno infatti valutati con diversi criteri. Si tengono in conto la capacità tecnica, scientifica e organizzativa del soggetto proponente e la fattibilità tecnica della proposta.
Viene altresì presa in considerazione la “realizzabilità” degli interventi, funzionalmente alla finalità e agli obiettivi - in un’ottica quanto più pragmatica possibile. Anche l’impatto del progetto sul territorio sarà rilevante e influenzerà la valutazione, in considerazione delle effettive potenzialità di sviluppo e di interesse industriale del paper presentato.
I destinatari e il riequilibrio territoriale
Possono presentare domanda di accesso al Fondo sia i soggetti pubblici che quelli privati, da soli o in forma congiunta. C’è però una peculiarità: il Decreto, infatti, stabilisce che l’operatività del Fondo deve rispettare il principio del “riequilibrio territoriale”. Per ridurre i divari tra le varie aree geografiche italiane, le risorse per la crescita e per il sostegno andranno infatti stanziate in modo proporzionale alla popolazione residente nelle specifiche regioni meridionali (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna).
Pertanto, una quota dei finanziamenti (non tutta!) sarà riservata alle attività situate nelle suddette Regioni. Tuttavia se, entro sei mesi dall’apertura dei termini per la presentazione delle domande, le imprese locali non avranno avviato i progetti, le risorse verranno utilizzate coprendo le richieste provenienti dall’intero territorio nazionale.
Le tempistiche per accedere al Fondo per IA, Blockchain e IoT
La procedura per l’assegnazione delle agevolazioni è del tipo “valutativo con procedimento a sportello”. Ciò significa che le domande saranno registrate e valutate in ordine cronologico di presentazione. Pertanto, anche le risorse verranno assegnate ai progetti valutati positivamente ma in base alla presentazione, e fino a esaurimento dei fondi disponibili.
Dunque, attenzione: nei prossimi giorni (non oltre la fine di marzo) verrà emanato un provvedimento del MiSE che indicherà l’apertura dello sportello e le modalità per la presentazione delle domande. Nel mentre, sarà necessario organizzare il progetto, arrivando preparati al click day!