Ormai è normale: si accende la TV, si guarda un TG o un documentario e si possono vedere filmati in cui robot industriali antropomorfi lavorano in maniera precisa, coordinata e rapida per l’effettuazione di operazioni complesse. Inoltre, si incontrano sempre più spesso filmati di robot semoventi in grado di precorrere tratti accidentati tramite arti meccanici, ruote, cingoli e così via. Paragonando le funzioni dei moderni robot industriali a quelle dei loro “nonni” di quarant’anni fa, si nota quindi un salto prestazionale incredibile.
I robot di ultima generazione hanno controller adattivi multiprocessori in grado non solo di effettuare ad altissima velocità i calcoli necessari per la gestione del movimento, ma anche capaci di utilizzare algoritmi “intelligenti”. L’ulteriore salto di qualità degli ultimi anni è avvenuto anche grazie allo sviluppo di nuove e più performanti tipologie di componenti meccanici (giunti) ed elettrici (motori), all’applicazione di sensori di posizione di ultima generazione e all’utilizzo di sistemi di guida ottica sempre più perfezionati.
Scaricando l'articolo gratuito potrai apprendere diverse cose riguardo al movimento dei robot, come:
- La differenza tra robot autonomi e non autonomi e il ruolo dell'intelligenza artificiale in tale classificazione
- Quale motore scegliere nella costruzione dei robot e quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei tipi principali di motore
- Cosa sono e quali sono i principali datori di segnale per il controllo di movimento dei robot